Icardi-Juve, Paratici: "Se ne riparla a giugno"

Il responsabile dell'area sportiva della Juventus è intervenuto ai microfoni di Radio Rai per parlare di mercato e non solo: "Champions? Non è un'ossessione, ma uno stimolo"

Pavel Nedved e Fabio Paratici

Pavel Nedved e Fabio Paratici

Torino, 18 febbraio 2019 - E' un Fabio Paratici a 360° quello che stamani è intervenuto a Radio Rai. Tanto mercato, ma pure calcio giocato, visto che Atletico Madrid-Juventus si avvicina. La prima domanda riguarda inevitabilmente Mauro Icardi e l'interesse passato e presente dei bianconeri nei confronti del bomber dell'Inter. "La nostra non era azione di disturbo e ultimamente non ci sono stati contatti con la signora Icardi - sottolinea il responsabile dell'area sportiva - Era una operazione informativa, sull'eventualità che Icardi potesse cambiare squadra e se la Juve potesse essere di suo gradimento. Il futuro? Icardi ora è dell'Inter. Sono domande che torneranno di attualità, o no, solo a giugno".

Giugno quando la Vecchia Signora potrebbe dare la caccia ai giovani italiani che si stanno mettendo in luce in questo campionato. "Il fatto che i vari Zaniolo, Chiesa, Barella e Tonali ci vengano accostati è un bel segnale per il nostro movimento - il pensiero di Paratici - Sono tutti oggettivamente bravi, non ci vuole una grande competenza per capirlo e non piacciono solo alla Juventus. In questo momento non ce n'è uno più vicino a noi, li stiamo guardando come fanno altri club, non solo italiani. Difesa da ringiovanire? Ogni anno puntiamo ad abbassare l'età media della rosa, ma ora Bonucci e Chiellini sono ancora fra le coppie centrali più forti del mondo. Siamo ottimisti, abbiamo Rugani che è un giocatore giovane e italiano, ha fatto tante partite a un livello molto alto. Poi è chiaro che guardiamo non solo alla difesa, ma anche in altri ruoli per cogliere opportunità sul mercato".

Opportunità di mercato che potrebbero diventare Mbappé e Salah? "Per ora è fantamercato, non si può sapere cosa accadrà a giugno - continua Paratici - Noi un grande colpo lo abbiamo già fatto che è Ramsey. E' un giocatore che ha giocato 350 partite con l'Arsenal e che è nazionale gallese". Di sicuro il dirigente bianconero sembra intenzionato a tenersi stretto Dybala. "Ha giocato quasi sempre in questa stagione, è un calciatore della Juve e nonostante i 25 anni ha già dimostrato tanto. Deve migliorare per essere la nostra bandiera e sono sicuro che lo diventerà, ha le doti morali e tecniche per esserlo". Da Torino, secondo Paratici, non si muoverà nemmeno Massimiliano Allegri. "I progetti sono più importanti delle vittorie e delle sconfitte, lo abbiamo dimostrato da nove anni. Max fa parte di questo progetto, sono convintissimo che al di là del risultato in Champions rimarrà ancora con noi".

Champions che mercoledì vedrà la Vecchia Signora impegnata nel primo round contro l'Atletico Madrid. "Noi stiamo bene, con l'Atletico saranno due partite impegnative e difficili. La Champions - conclude Paratici - non è un ossessione, ma uno stimolo. Ogni anno cerchiamo di essere competitivi in ogni manifestazione. Per vincerla servono tante cose, anche un po' di fortuna: si deciderà sui dettagli. Non credo si debba aspettare queste due partite per capire quanto vale la Juve in Europa".