Ibrahimovic non molla: "Voglio andare avanti. Smettere dopo lo scudetto? Troppo facile..."

Il fuoriclasse del Milan ha parlato a margine del ritiro della Svezia

Ibrahimovic (ANSA)

Ibrahimovic (ANSA)

Milano, 21 marzo 2023 – A 41 anni compiuti da qualche mese, Zlatan Ibrahimovic non sembra avere alcuna voglia di alzare bandiera bianca e, dopo essere diventato il più anziano marcatore della Serie A con la rete del momentaneo pareggio nella sconfitta patita dal suo Milan contro l’Udinese, ha risposto all’ennesima convocazione della nazionale svedese, con la quale affronterà nei prossimi giorni le sfide contro Belgio e Azerbaigian. Il giocatore ha parlato a tutto campo a margine del ritiro della sua selezione: “Mi sono tenuto in stretto contatto con il commissario tecnico Andersson in tutti questi mesi, durante l’infortunio e anche la conseguente riabilitazione. Mi ha chiamato più volte, chiedendomi come stessi e come procedesse la situazione. Ho sempre risposto alle sue domande e se mi sentirò bene giocherò e ci sarò. Sono qui per fare la differenza, perché altrimenti non mi sarei presentato. Non voglio tirare in ballo la mia età. Ho ancora tanto da dare e voglio dimostrare che tutti quelli che mi hanno dato per già finito si sono sbagliati. Parlando con i miei compagni di nazionale, ieri, ho detto loro che si forse si stavano chiedendo cosa ci facessi lì, ma gli ho anche detto che quando un domani saranno vicini alla fine della loro carriera capiranno che come me non vorranno fermarsi e vorranno continuare”. Il fuoriclasse del Milan e delle “Tre Corone” ha poi parlato del lungo stop a seguito dell’operazione al legamento crociato del ginocchio sinistro, alla quale si è sottoposto dopo la conquista del diciannovesimo scudetto del Milan: “Il problema è stato che non ricevevo buoni riscontri durante la riabilitazione. Non riuscivo a vedere la luce in fondo al tunnel e non riuscivo ad avere quei feedback in grado di darti l’energia giusta e di farti capire che sei sulla giusta strada. Fortunatamente, poi, è successo qualcosa e sono riuscito ad uscire da una sorta di stanza buia e a vedere la luce. Ho subito tre operazioni, non una. Questa è la verità. Non ricevere buone risposte in riabilitazione ha reso tutto più complicato, ma ho avuto pazienza, ho dato retta ai medici e mi sono affidato a loro”. Il recupero non è arrivato però in tempo utile per essere inserito nella lista Champions: “Al momento di stilare la lista non ero ancora pronto. In dieci giorni le cose sono completamente cambiate. Non c’è nulla di strano”.

Il futuro

La parola ritiro non sembra comunque essere ancora presente nel vocabolario di Zlatan: “Quando senti dire da tutti che è finita, ti sale l’adrenalina. Sarebbe stato troppo semplice ritirarmi dopo lo scudetto vinto con il Milan. Non fa per me una cosa del genere. Voglio andare avanti e continuare a sfidare me stesso. Non mollo, perché queste sfide mi danno l’adrenalina”. A giugno il contratto con il Milan andrà in scadenza, ma il futuro è ancora un punto interrogativo e Zlatan non esclude neppure la possibilità di intraprendere nuove avventure: “Sul tavolo ho ancora molte offerte ma non voglio ancora pensarci perché mi vedo ancora nelle vesti di giocatore. Tanti mi chiedono come sto, ma è una domanda che va fatta ai giocatori di vent’anni, visto che riesco ancora a tenere il loro passo”.