Mercoledì 24 Aprile 2024

Ibra sì o Ibra no al Mondiale? Il secondo portiere si schiera: "E' un egoista"

Ibrahimovic apre le porte al ritorno in Nazionale, dove tuttavia non pare essere gradito, almeno ascoltando le dichiarazioni di Johnsson, vice della Svezia

Zlatan Ibrahimovic

Zlatan Ibrahimovic

Milano, 20 aprile 2018 - Dopo aver stoppato la corsa dell'Italia e aver strappato il pass per il prossimo Mondiale in Russia, la Svezia si spacca attorno a Zlatan Ibrahimovic. L'attaccante dei Los Angeles Galaxy ha detto addio ormai da diverso tempo alla Nazionale e di conseguenza non ha preso parte all'impresa contro gli azzurri. Eppure, l'ex Juve, Inter e Milan non vorrebbe perdersi la rassegna iridata, che potrebbe rappresentare l'ultima vetrina di prestigio della sua carriera. "Ai Mondiali ci sarò, ma questa è l'unica cosa che posso dire perché altrimenti mi criticano. In questo momento devo stare attento alle parole che pronuncio. Ma è evidente che un Mondiale senza di me non sarebbe un vero Mondiale", ha raccontato Ibra in un'intervista al programma della Abc condotto da Jimmy Kimmel.

Parole che non hanno lasciato indifferenti, perché la possibilità di vedere Zlatan a Russia 2018 rappresenterebbe un motivo di sicuro interesse. Questo voler attirare su di sé tutte le attenzioni però proprio non va giù a parte dello spogliatoio svedese. Almeno questo è quello che si evince dalle dichiarazioni rilasciate da Karl-Johan Johnsson, estremo difensore del Guingamp e secondo in Nazionale. "Lui è un egoista, un individualista sia come persona che come giocatore. Noi invece siamo un gruppo. Non ho dubbi che se venisse convocato giocherebbe bene, ma noi dovremmo cambiare totalmente il nostro gioco, perché tutto sarebbe subordinato a lui e alle sue giocate - il pensiero di Johnsson - Alla fine, ci siamo meritati di andare in Russia senza di lui, con un sistema ben definito e collaudato e non sono così sicuro che il tecnico voglia nuovamente modificare tutto".

Insomma, un'uscita che fa capire come il ritorno di Ibra non sia poi così gradito in Nazionale. Ma le porte per il centravanti '81 non sono ancora chiuse. La parola definitiva spetterà ovviamente al commissario tecnico Janne Andersson, il quale sa benissimo come rinunciare a un giocatore del calibro di Ibrahimovic sarebbe un lusso che, in caso di totale fallimento in Russia, non gli verrebbe perdonato dalla critica. Comunque vada, "Re Zlatan" continua a far parlare di sé e continuerà a farlo, con o senza la convocazione per il Mondiale.