Inter, caos Hakimi: club vuole capire come sono andate le cose

La squadra nerazzurra non ha potuto utilizzare Hakimi in Champions, ma il giocatore è poi risultato negativo in vista del match di Genova di sabato

Achraf Hakimi

Achraf Hakimi

 

Milano, 25 ottobre 2020 – Il successo di Genova ha rilanciato l’Inter nella corsa Scudetto, ma ad Appiano Gentile tiene ancora banco la strana vicenda che riguarda la positività al Covid di Achraf Hakimi. Il laterale marocchino è stato costretto a saltare il Borussia, ma subito dopo la partita di Champions è risultato negativo a due tamponi consecutivi e, da protocollo Figc, ha potuto giocare in campionato.

Debolmente positivo

L’Inter sta valutando attentamente come procedere nel caso che ha privato Hakimi nel match di Champions di mercoledì. Il tampone del marocchino infatti era risultato debolmente positivo, cioè con una carica virale minima, e il suo fermo è arrivato ad appena quattro ore dal match con il Borussia Mochegladbach, mentre già il venerdì successivo l’esito era stato negativo. L’Inter punta a capire cosa sia successo mercoledì, cioè come mai la comunicazione sia arrivata a sole quattro ore dal match. Se ci fosse stata una comunicazione più veloce di un caso limite, il club avrebbe potuto organizzare un secondo controllo di sicurezza per verificare la positività o meno del calciatore. Invece non è stato possibile.

Subito negativo

A riprova del fatto che il caso di Hakimi sia al limite, o forse proprio un falso positivo, c’è stato il doppio giro di tamponi in vista del match di campionato con il Genoa. Venerdì il giocatore era negativo, stesso esito anche nel secondo tampone. Ecco perché il marocchino a Marassi ha potuto giocare. Di fatto l’Inter è stata privata di un giocatore importante in Champions a fronte di un caso spartiacque e che avrebbe dovuto avere un approfondimento maggiore. Possibile che il laboratorio a cui si appoggia la Uefa abbia dato un esito e in Italia ce ne sia stato un altro? Di sicuro l’Inter approfondirà la situazione, non tanto con il laboratorio utilizzato dalla Uefa, quanto con la comunicazione tardiva in vista del match e cercando di capire come mai il tampone di Hakimi sia risultato debolmente positivo mercoledì e negativo venerdì. E’ probabile che qualche rimostranza alla Uefa arriverà.

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