Venerdì 19 Aprile 2024

Guardiola attacca Uefa e Fifa: "Troppe gare, stanno uccidendo i calciatori"

Così il tecnico del City alla vigilia della sfida d'andata dei quarti di finale di Champions contro il Dortmund: "Da quando abbiamo iniziato la stagione non abbiamo mai avuto una settimana di stop"

Pep Guardiola

Pep Guardiola

Milano, 5 aprile 2021 - "Uefa e Fifa stanno uccidendo i calciatori. Sono esseri umani, non macchine". Duro, durissimo attacco di Pep Guardiola ai massimi organi del calcio europeo e mondiale. Troppi gli impegni, fra club e Nazionale, a cui sono sottoposti i giocatori secondo l'allenatore catalano. Specie in una stagione come questa, dove si è costretti a convivere con la pandemia. Il che significa rinvii, gare da recuperare e di conseguenza un calendario ancor più fitto di appuntamenti. "So che alcuni dei miei giocatori sono tristi perché vorrebbero giocarle tutte ma non è possibile. Se vuoi lottare su tutti i fronti, in quella che è la stagione più breve della storia, devi fare delle rotazioni. I calciatori hanno bisogno di riposo, da quando abbiamo iniziato la stagione non abbiamo mai avuto una settimana di stop", fa presente il tecnico del Manchester City alla vigilia della gara d'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Borussia Dortmund

"Contro il Lione eliminazione dolorosa"

Quella Champions che rappresenta il grande obiettivo dei Citizens, con Guardiola che si è detto ancora scottato per l'eliminazione della passata annata, con i suoi estrapolati dalla manifestazione per mano del Lione ai quarti di finale. "Mi è rimasta in testa per settimane. È stato doloroso. Era l'ultima partita della stagione e volevamo passare. Ci siamo congratulati con il Lione, abbiamo accettato di non aver fatto abbastanza bene e di non aver meritato di passare il turno. È stato doloroso ma alla fine cosa potevamo fare? Siamo di nuovo qui per riprovarci - il commento dell'ex Barcellona e Bayern Monaco - Tutti in questo club e negli altri club vogliono arrivare il più lontano possibile. Un conto è quello che vuoi, un altro è farlo vedere in campo e battere gli avversari, come abbiamo fatto tante volte in tutte le competizioni. Voglio essere onesto: ho preparato la partita come quella precedente, quella ancora prima e quelle ancora prima negli ultimi mesi". 

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