Italia, Gravina: "Nazionale vista come fastidio dai club"

Le parole in conferenza stampa del presidente della Figc, dopo il ko con la Macedonia, sulle polemiche con i club di Serie A

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina (Ansa)

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina (Ansa)

Palermo, 25 marzo 2022 - "Ci sono interessi imprenditoriali legati alla gestione dei club, legittimi, è chiaro che sulla Nazionale c'è sempre grande resistenza da parte dei club. La Nazionale è vista più come un fastidio, che come momento di unione di un intero paese". Queste le parole in conferenza stampa del presidente della Figc Gabriele Gravina sulle polemiche con i club di Serie A.

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"Saranno giornate dove si cercherà in tutti i modi di destabilizzarci. Le critiche fanno parte del rovescio della medaglia: come abbiamo gioito questa estate, ora sono pronto a ricevere tante critiche". Gravina, si presenta in conferenza stampa con Roberto Mancini e rifiuta ipotesi di dimissioni. "Non ci sono spiragli di sfiducia nel mondo federale, io devo continuare a proteggere questa Nazionale. Si va avanti a testa alta, consapevole che quando non si vince c'è qualche errore". La gioia estiva però rimane. "Quel sentimento di entusiasmo non si può disperdere, lo abbiamo visto anche stasera: ciò che rimane è un sentimento fortissimo che dobbiamo mantenere. Critiche sì, ma non dobbiamo scalfire quanto costruito fino a oggi. Si creerebbe qualcosa di più pericoloso rispetto alla sconfitta di questa sera".

"Dobbiamo capire se è qualcosa di radicato come errore o se c'è qualcosa che possiamo risolvere - ha aggiunto -. Dobbiamo mettere tutte le energie al servizio del calcio, per risolvere questi problemi. Non parlo solo di riforme e indici di liquidità: va fatta una riflessione sul fatto che solo il 30% di italiani riesce a giocare nei nostri campionati Primavera". E ha concluso: "Dobbiamo aprire una riflessione su quello che i club devono o non devono fare per dare i calciatori alla nazionale. Ma non è il risultato sportivo di stasera che ci spinge a fare questa valutazione. Se vogliamo trovare alibi e decidere cose partendo dal risultato di stasera, continueremmo a sbagliare".

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