Napoli, Gattuso all'ultima panchina col Verona. Nessun colpo di coda

A prescindere dal risultato non ci sarà il prosieguo dell'avventura partenopea del tecnico calabrese, che piace a Lazio e Juventus (e non più alla Fiorentina)

Gennaro Gattuso (Ansa)

Gennaro Gattuso (Ansa)

Napoli, 19 maggio 2021 - La Champions League come regalo finale e poi il commiato: col passare dei giorni sono svanite anche le ultime possibilità che la storia tra il Napoli e Gennaro Gattuso possa continuare anche dopo la gara contro l'Hellas Verona, che invece, a prescindere dal risultato, costituirà l'atto conclusivo di un'avventura molto emozionante nei suoi numerosi alti e bassi.

Si allontana la Fiorentina

La colpa dell'imminente divorzio va ricercata proprio nel momento più difficile dell'esperienza azzurra di Ringhio, virtualmente 'scaricato' da Aurelio De Laurentiis quando la squadra non girava e sembrava lontanissima dalle posizioni che contano. Già, sembrava, perché poi lentamente ma inesorabilmente i partenopei avrebbero intrapreso una risalita che li ha condotti fino all'attuale quarto posto da difendere con le unghie e con i denti nell'imminente ultima giornata di campionato. E poi? A quel punto, nell'ipotesi più rosea per il Napoli si riaprirebbero le porte della Champions League dopo un anno di assenza, ma con un altro allenatore in panchina: scenario che sarebbe analogo anche qualora invece il Verona dovesse riservare una brutta sorpresa al (poco) pubblico del Maradona. Insomma, da lunedì per Gattuso comincerà ufficiosamente la caccia a una nuova squadra che un po' a sorpresa difficilmente sarà la Fiorentina: colpa forse del recente incrocio al Franchi che potrebbe aver lasciato a entrambe le parti in causa l'amaro in bocca o semplicemente di offerte più allettanti arrivate sulla scrivania dell'entourage del tecnico calabrese.

L'effetto domino

Lazio o addirittura Juventus: sono queste le nuove possibili prossime destinazioni di Ringhio che, anche da ex ormai più che virtuale, avrà in un certo senso nelle mani il destino del Napoli. L'eventuale approdo di Gattuso in una delle suddette formazioni potrebbe spostare a mo' di effetto domino un altro allenatore all'ombra del Vesuvio: rispettivamente Simone Inzaghi o Max Allegri, il sogno proibito di De Laurentiis, che intanto continua il flirt neanche tanto più nascosto con Luciano Spalletti. Insomma, ad oggi né Gattuso né il club partenopeo hanno ancora certezze sul proprio futuro se non una: non ci sarà il lieto fine per chi spera che il sodalizio vincente (almeno sul campo) possa continuare, a maggior ragione con il raggiungimento dell'obiettivo minimo stagionale a un passo. Un passo da compiere senza esitazioni e senza il cosiddetto braccino del tennista: l'esempio di Milan-Cagliari deve fungere da pesante monito per gli azzurri.

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