Roma, Fonseca: "Non capisco perché non possiamo allenarci a Trigoria"

L'allenatore ribadisce la posizione della società sulla ripresa degli allenamenti: "Possiamo adesso andare a correre nel parco dove ci sono molte persone e non capisco perché non ci si può allenare a Trigoria"

Fonseca sulla panchina della Roma

Fonseca sulla panchina della Roma

Roma, 29 aprile 2020- Anche Paulo Fonseca da voce alla protesta della Roma sulle nuove decisioni del Governo che non prevedono la ripresa degli allenamenti per le squadre di calcio: a TeleRadioStereo l'allenatore portoghese spiega la posizione della sua società che qualche settimana fa aveva già sanificato il centro sportivo per accogliere i giocatori.

"Possiamo adesso andare a correre nel parco dove ci sono molte persone sicuramente e non capisco perché non ci si può allenare a Trigoria dove abbiamo tutte le condizioni per fare un lavoro individuale- spiega Fonseca- Abbiamo tre campi in cui possiamo dividere i giocatori ed è più sicuro che se andiamo al parco con tante persone, con una confusione naturale. Anche perché noi abbiamo preparato per controllare ed è tutto in regola. A Trigoria abbiamo delle condizioni migliori che correre al parco". Secondo l'allenatore, la ripresa degli allenamenti lancerebbe un segnale forte e positivo anche a tutta la città: "Abbiamo questa situazione difficile e penso che la Roma possa aiutare a dimenticare questo problema sociale. Penso che avessimo una squadra che facesse sognare tutti i tifosi romanisti, magari potremmo far dimenticare per qualche ora i problemi. Qui le persone sono veramente appassionate per il club, è diverso dalle altre realtà in cui sono stato. Quello che fa la società influenza i tifosi. Se prima ero orgoglioso della Roma, ora lo sono ancora di più perché la Roma ha fatto un vero lavoro sociale".

Per Fonseca questa è stata soltanto la prima stagione in Serie A, ma è innegabile che con la Roma sia scattata la scintilla fin dal primo giorno: "Sono innamorato della Roma. Per me è un sentimento unico che ho per la Roma e per la città. Quello che io vivo qui a Roma con i tifosi, con l’atmosfera del club è unico. Dobbiamo capire in questo momento che il club è molto organizzato, con un’atmosfera molto positiva. Abbiamo delle persone molto competenti che lavorano nella squadra. Non è facile da trovare per un allenatore, è per questo che mi piace tanto la Roma e la città. Poi devo dire che per me quando cammino per la città le persone sono fantastiche con me e con la mia famiglia. Sono molto grato e orgoglioso di stare qui e di essere l’allenatore di questo grande club".

E svela anche quando ha capito che i giallorossi sarebbero stati il suo futuro: "Da portoghese ho sempre guardato il calcio e la Roma. E’ sempre stato un club che mi piaceva. Ho sentito di voler essere l’allenatore della Roma quando ci ho giocato contro all’Olimpico con lo Shakhtar. Ci fu un ambiente incredibile. In quel momento ho sentito una grande voglia di essere l’allenatore giallorosso".