Milano, 18 dicembre 2018- Dopo mesi di silenzio, l’ex amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha deciso di fare causa al club a causa del suo licenziamento, avvenuto lo scorso agosto dopo il cambio di proprietà. Secondo Fassone il licenziamento fu ritorsivo e adesso, assieme al suo avvocato Francesco Rotondi, ne richiede l’annullamento. In base alla versione dell’ex dirigente, il Milan gli avrebbe offerto 2.5 milioni per lasciare il club che furono però rifiutati e portarono al licenziamento immediato. La motivazione del suo allontanamento quindi sarebbe stata illegittima, anche se i rossoneri avevano già spiegato le ragioni del suo congedo, giustificato da una "grave indifferenza e negligenza rispetto a fondamentali interessi della nostra società e delle risorse in essa impiegate”. Intanto l’avvocato di Fassone fa sapere che la prima udienza si terrà domani a Milano, davanti al giudice del lavoro Luigi Pazienza, Se il processo dovesse andare a buon fine, il Milan sarebbe costretto a reintegrare immediatamente l’ex amministratore in società.
CalcioFassone fa causa al Milan per "licenziamento ritorsivo"