Sabato 20 Aprile 2024

Fabio Capello: "Juventus, il vero rivale è Suning"

Intervista all'ex tecnico e, ora, commentatore tv sulla serie A. "La grande novità dell'Inter è la forza della società. Conte ha avuto tantissimo, quest'anno ci sarà più equilibrio"

Fabio Capello (Lapresse)

Fabio Capello (Lapresse)

Roma, 19 agosto 2019 - Il campionato lo aspetta in Svizzera, in un quieto ritiro alpino. Fabio Capello da Pieris, pura razza Furlan, è uno che non ha peli sulla lingua. Dopo aver vinto scudetti e Champions e gestito due nazionali (Inghilterra e Russia), ora è numero uno anche come commentatore tv.

Fabio, con un campionato così avvincente non le viene voglia di ributtarsi nella mischia come allenatore? "No, per carità, a 73 anni meglio lasciar fare agli altri. Io ho ha già dato. Mi auguro, però, che sia un bel campionato, senza l’assoluto dominio della Juve come è successo negli ultimi anni".

Ha visto la Juve contro la Triestina con il trio Dybala, Douglas Costa, Bernardeschi? "Non sono riuscito a seguire la partita ma questi sono ancora esperimenti. Quando tornerà in squadra Ronaldo, sarà lui a determinare la formula dell’attacco".

Sarri lo vede come esterno di sinistra in un reparto a tre... "Ronaldo deve essere libero di fare ciò che vuole, di andare dove gli pare. Sarri dovrà lasciargli la briglia libera, come ha fatto con Hazard nel Chelsea. Anch’io ho avuto un giocatore del genere, Savicevic, che non stava dentro nessuna gabbia tattica. La squadra doveva solo preoccuparsi di supportarlo nella fase difensiva. A inventare pensava lui".

C’è chi considera molto azzardata la scommessa della Juve su Sarri... "Credo che i tifosi bianconeri siano prevenuti, molti lo considerano un corpo estraneo. In realtà Sarri ha fatto benissimo dovunque è andato. Certo, dovrà fronteggiare una concorrenza agguerrita. E poi c’è la Champions che tutti sognano".

Basterà il calcio spettacolo per vincere la Coppa maledetta? "Io sono come Boniperti: mi fa divertire il calcio vincente. E poi bisogna intendersi su quale sia il calcio spettacolo. È un divertimento arrivare in porta con venticinque passaggi o è meglio farlo con tre? È meglio la lirica di Pavarotti o il rock di Elton John? Ora tutti provano a copiare il City di Guardiola ma senza una qualità altissima cominciare il gioco da dietro è sempre molto rischioso".

Parliamo dell’Inter, tutti dicono che Conte è stato il più grosso acquisto di Suning... "Antonio è un grande allenatore e lo ha dimostrato a più riprese e in ambiti diversi. Ma la vera novità dell’Inter, quello che la rende veramente temibile, è la forza della società. Il club non si è abbassato ai ricatti di questo o quel giocatore. Marotta ha fatto subito capire che è cambiato il vento , che all’Inter non si scherza più".

Con Godin, Sensi, Barella, Lukaku e altri arrivi in vista, é giusto rimpiangere Dzeko? "Conte ha avuto tantissimo, non può pretendere tutto e subito. L’Inter di oggi ha un potenziale enorme che si chiama Suning. Io ha lavorato per il grande capo in Cina e so bene quanto sia forte e ambizioso. Il vero pericolo per la Juve è proprio lui". 

E il suo amico Ancelotti dove porterà il Napoli? "Intanto ha costruito una difesa solidissima, forse la più forte d’Europa. Se in attacco De Laurentiis indovina gli acquisti giusti, Carletto può fare uno scherzo a tutti. Lui, come Conte e Sarri, è stato arricchito dalle esperienze all’estero. Oggi ha una visione più ampia del calcio . E anche questo conta".

Il Milan che ruolo può giocare nel prossimo campionato? "Quello di Giampaolo è un cantiere aperto. Spero che la squadra e la società riescano a mettere solide fondamenta per il futuro. Come diceva Jannacci: se c’è la base , c’è tutto. È quello che auguro al Milan. Suso? Per me è un esterno, non so se potrà trasformarsi in un trequartista".

Come vede l’Atalanta divisa fra Champions e campionato? "Gasperini è bravissimo e la società, guidata da un ex calciatore , ha una mentalità solida, tipicamente bergamasca. Può stupire tutti".

La Fiorentina di Boateng e Chiesa? "Trattenere Chiesa è stato un segno di forza. Il presidente Commisso è entusiasta. Ora toccherà a Montella far quadrare i conti".

Il Bologna di Saputo vive il dramma di Mihajlovic... "A Sinisa e al Bologna auguro tutto il bene del mondo. Non sarà facile pilotare la squadra da casa, ma Mihajlovic é uno tosto e spero riesca nell’impresa".

La Roma e la Lazio? "Tenere Dzeko è stato fondamentale. Ora Fonseca deve far crescere Under e Zaniolo, che potenzialmente è il giocatore più forte della nuova onda. A patto che migliori nei comportamenti dentro e fuori dal campo. Lotito e Inzaghi sono una coppia di valore e la Lazio da anni sta vicino al vertice. Per la Champions c’è".

Che Europeo farà la nazionale di Mancini? "Il girone di qualificazione è stato facile ma il Mancio sta facendo un buonissimo lavoro sui giovani. Vedo qualche rischio per la difesa. Se dovesse farsi male un veterano come Chiellini, sarebbero dolori".