Europei 2020, Pessina diventa critico d'arte: "La Nazionale come un dipinto di Van Gogh"

Il centrocampista azzurro fa ancora sfoggio della sua cultura. Venerdì a Monaco l'Italia giocherà in maglia bianca

Matteo Pessina in conferenza stampa

Matteo Pessina in conferenza stampa

E' un Matteo Pessina a ruota libera quello che parla in conferenza stampa a Coverciano, ritiro azzurro, in vista della partita di venerdì sera a Monaco di Baviera (ore 21)  contro il Belgio valida per i quarti di finale dell'Europeo 2020. Che sia un ragazzo fuori dallo stereotipo del calciatore tutto tatuaggi, cuffie e telefonino lo dimostrano ancora le parole spese oggi pomeriggio sulla Nazionale dove, partendo da riserva ripescata per il forfait di Sensi,  si sta ritagliando un ruolo da assoluto protagonista con due reti già realizzate: la prima contro il Galles nel girone eliminatorio A (1-0) valsa il primo posto agli azzurri e la seconda sabato sera contro l'Austria, il 2-0 ai supplementari che ha cacciato spettri e paure negli ottavi di finale. Studente di Economia ma anche esperto d'arte, il centrocampista atalantino traccia un paragone suggestivo. "A quale opera potrei paragonare l'Italia? Tra i pittori che amo di più c'è Van Gogh. Voglio pensare questa Nazionale come ad un suo dipinto, bello, unico, a casa possiedo un'imitazione di un suo quadro, 'Mandorlo in fiorè. Mancini ci chiede di divertirci e giocare con tranquillità perché siamo tutti forti. E la cosa più bella è come ci stiamo facendo volere bene da tutti gli italiani". Sul suo ruolo: "Non so se sarò titolare contro il Belgio, ma come si è visto qui siamo sempre tutti pronti e io mi sono sempre sentito parte del gruppo fin dalla prima convocazione, anche quando ero rimasto inizialmente fuori dalla lista dei 26. Il ct sa che qualcuno può dare di più anche non partendo dal primo minuto, con lui ci sentiamo tutti titolari"

L'inginocchiamento

"Sulla lotta al razzismo e su come comportarci la pensiamo tutti uguale". Arriva il Belgio che si inginocchia per Black Lives Matter, e a ribadire la posizione è stato Matteo Pessina, uno dei cinque azzurri che si sono inginocchiati prima del fischio d'inizio della gara con il Galles, come segno contro le discriminazioni razziali. La linea azzurra è chiara: "Se troveremo una squadra che ha questa volontà, il gruppo degli azzurri si unirà per solidarietà e sensibilità, pur mantenendo la convinzione che la lotta al razzismo vada combattuta in un altro modo". Dunque, come ha poi anche spiegato Chiellini, quando il Belgio avvisserà l'Uefa di volersi inghinocchiare venerdì a Monaco, gli azzurri seguiranno gli avversari. "Prima del Galles - ha aggiunto oggi  Pessina - non ne avevamo parlato, siamo stati colti un pò alla sprovvista. Ma la linea è quella". Ribadita ancora oggi dalla Figc, che ha ricordato le parole di Chiellini e l'impegno a prossime "iniziative che la squadra condividerà e porterà avanti insieme con la federazione"

Maglia bianca

Sono state comunicate le scelte per le divise che Belgio e Italia utilizzeranno venerdì a Monaco di Baviera, in occasione del quarto di finale di Euro 2020. Gli uomini di Mancini vestiranno la seconda maglia, quella bianca, mentre ci sarà la divisa tradizionale rossa per Lukaku e compagni. Courtois difenderà i pali del Belgio con la maglia gialla, mentre per Donnarumma c'è il verde. La quaterna arbitrale vestirà invece di celeste.