L'Italia è in finale. Mancini: "Partita durissima, grandi i miei ragazzi"

Il gol di Jorginho ai rigori stende la Spagna 5-3. Errori dal dischetto di Locatelli, per noi, Olmo e Morata per le furie rosse. Donnarumma eroe della serata

L'esultanza dell'Italia

L'esultanza dell'Italia

"Una partita durissima, la Spagna è una grande squadra. Sapevamo dall'inizio che sarebbe stata difficile, ci hanno messo in difficoltà, abbiamo sofferto, non abbiamo giocato come le altre partite. E' stato un match molto attento, fra grandi squadre. Poi i rigori sono questi". Lo ha detto Roberto Mancini, ct della nazionale ai microfoni di Rai Sport al termine di Italia-Spagna giocata a Wembley e vinta dagli azzurri ai calci di rigore. "Adesso non è finta ma bisogna giocarsi la finale, il merito è dei ragazzi", ha aggiunto Mancini.

Freddezza dal dischetto

Un rigore decisivo di Jorginho ci porta in finale all'Europeo. Una partita di grande sofferenza nella quale gli Azzurri erano riusciti a portarsi in vantaggio nel secondo tempo con Chiesa. Raggiunti da Morata la partita è andata ai supplementari. Nessuno però è più riuscito a sbloccare il risultato. Si va ai rigori. Sbaglia subito Locatelli ma poi le parate di Donnarumma e gli errori di Olmo e Morata ci spalancano le porte della finale domenica sempre a Wembley. E l'Italia saprà domani contro quale avversaria. O l'Inghlterra o la Danimarca. E può partire la festa.

La gioia di Donnarumma

"Una emozione indescrivibile. Ero sereno perché sapevo che potevo aiutare la squadra. Adesso manca l'ultimo passo per avverare il nostro sogno". Gigi Donnarumma, 'eroe' della serata di Wembley. «La Spagna è fortissima, ma questa Italia ha un cuore grandissimo, non molla di un centimetro, pur soffrendo fino alla fine - ha detto il portiere azzurro -. Grandissimo merito agli avversari,o che ci hanno messo in grande difficoltà. In finale Inghilterra o Danimarca? Ora godiamoci questa serata, da domani ci penseremo».

Bonucci esausto ma felice

"E' stata la partita più difficile che abbia mai giocato. Complimenti alla Spagna per quello che ha messo in campo. Ancora una volta questa squadra ha mostrato i valori e la capacità di soffrire e la resilienza che ci contraddistingue a noi italiani. Grande Donnarumma e chi ha tirato ai rigori. E' una vittoria sofferta ma ancora più bella". Sapevamo che potevano presentare qualche sorpresa perché Luis Enrique nella sua carriera ce lo ha mostrato. Hanno giocato senza riferimenti. E complimenti alla Spagna per la partita che ha fatto ma anche noi. Ora c'è da recuperare perché manca quel centimetro".  Ora c'è la finale. "Ci sono tre giorni per recuperare. È veramente qualcosa di incredibile quello che stiamo facendo. Saremo qui fra cinque giorni e ci dovremo essere con la stessa cattiveria per riportare a casa qualcosa che all'Italia manca da 50 anni".

Chiesa star of de match: "Dedicato a Spinazzola"

Federico Chiesa è la Star of the Match del successo dell'Italia sulla Spagna che ha regalato la finale di Euro2020 agli Azzurri: "E' stata rimessa la chiesa al centro del villaggio? Abbiamo rimesso la squadra al centro del villaggio. Questa è una grande squadra, la Spagna ha grandi giocatori ma siamo stati squadra fino alla fine, anche ai rigori. Alla fine questo ci ha premiato. Il video che gira sui social con mio papà? Mi ha fatto piacere rivederlo, siamo l'unica coppia padre/figlio ad aver segnato entrambi all'Europeo ed è stato bellissimo. Il premio Star of the match? Lo dedico a Spinazzola, anzi gli dedico la vittoria perché stasera ci avrebbe dato una grande mano. Abbiamo giocato per lui, speriamo di regalargli la gioia in finale. 4 giorni sono abbastanza per recuperare? I giorni sono pochi, ma questa stagione abbiamo giocato ogni 3 giorni. Avremo tempo per recuperare ed essere pronti. Io leader azzurro? Io come ho sempre detto penso giorno per giorno, agli allenamenti, a migliorare. I frutti del mio essere professionista poi li porto in campo".

La stampa spagnola

"La Spagna piange con grandezza". Titola cosi' il quotidiano spagnolo 'Marca', dopo la sconfitta ai rigori delle Furie Rosse contro l'Italia di Roberto Mancini a Wembley: "Dopo uno sforzo di personalità e orgoglio - si legge nel sottotitolo - la squadra ha ceduto ai rigori contro un'Italia che ha sfigurato nel suo gioco". Sulla stessa lunghezza d'onda anche 'AS' che titola: "A testa alta!". Il quotidiano nel sottotitolo specifica: "L'Italia e' arrivata in finale ai rigori dopo i fallimentari penalty di Morata e Olmo. La Roja ha giocato una grande partita, ma non ha avuto successo". "I rigori lasciano la Spagna senza la finale di Euro2020", scrive Mundo Deportivo, "La Roja - si legge nel sottotitolo - è stata migliore dell' Italia e lascia l'Europeo a testa alta dimostrando di avere un grande futuro davanti".

Il match

Le 'notti magiche' dell'Italia continuano tra mille emozioni, ansie e paure e conducono dritte dritte alla finalissima di Euro 2020. Decidono i calci di rigore contro la Spagna, eliminata dopo l'1-1 dei tempi regolamentari, firmato da Chiesa e Morata. E' proprio lo spagnolo della Juve poi a sbagliare il rigore decisivo (parata di Donnarumma) prima del sigillo finale di Jorginho, che spedisce gli azzurri all'ultimo appuntamento del torneo, con la grande dedica finale per Leonardo Spinazzola. Ora la squadra di Roberto Mancini attende la vincente di Inghilterra-Danimarca, che domani si affronteranno per capire chi domenica si ripresentera' a Wembley per contendere il trofeo agli azzurri. Per il penultimo appuntamento del campionato europeo Roberto Mancini non cambia praticamente nulla nell'undici titolare. L'unica modifica forzata riguarda la fascia sinistra, dove l'infortunato Spinazzola viene sostituito da Emerson Palmieri. A destra sempre Di Lorenzo, centrali inamovibili Bonucci e Chiellini, con Donnarumma a difendere i pali. Solito centrocampo con Jorginho affiancato da Barella e Verratti, mentre il tridente d'attacco e' lo stesso visto contro il Belgio: Immobile centravanti, ai suoi lati Insigne e Chiesa. Tra le fila spagnole la grande sorpresa e' rappresentata dall'esclusione di un vero numero 9 come Morata, con Oyarzabal scelto da Luis Enrique per completare un reparto offensivo piu' 'leggero' con Dani Olmo e Ferran Torres. La partenza degli azzurri e' fiammante e dopo tre minuti arriva il primo pericolo dalle parti di Unai Simon, seppur reso vano da una posizione irregolare di Barella, che colpisce un palo con un destro a giro da posizione defilata. Dopo il pericolo scampato la Spagna prova a prendere in mano il pallino del gioco, gestendo bene il possesso palla alla ricerca del varco per colpire. Il primo vero tentativo delle 'furie rosse' e' con Ferran Torres al 15', che tenta la botta da fuori senza pero' inquadrare lo specchio della porta. Al 21' torna a farsi vedere molto pericolosamente l'Italia in avanti, dopo uno splendido scambio tra Insigne ed Emerson lungo l'out mancino, vanificato poi da Barella che perde il tempo per calciare in porta con Unai Simon fuori dai pali. La partita e' bellissima e anche la squadra di Enrique non rinuncia ad attaccare, sfiorando il vantaggio poco piu' tardi con Dani Olmo, che dopo aver vinto un rimpallo in piena area chiama alla grande risposta Donnarumma, bravo a salvare il possibile vantaggio spagnolo.

Dopo un buon avvio a livello caratteriale gli azzurri di Mancini sembrano andare un po' in sofferenza, ma proprio nel finale di primo tempo Emerson Palmieri va ad un passo dall'1-0, colpendo una traversa dopo un bel servizio di Insigne in occasione del primo tiro verso la porta spagnola. La ripresa si apre su ritmi ai limiti dell'estenuante, nessuna delle due compagini ha intenzione di mollare un centimetro e lo spettacolo a Wembley resta assicurato. La prima conclusione del secondo tempo e' della Spagna con un destro da fuori di Busquets, pericoloso e di poco alto sulla traversa ma con Donnarumma nettamente in traiettoria.

Dall'altra parte risponde Chiesa, che tenta un tiro radente su cui Unai Simon non ha problemi ad intervenire. L'attaccante della Juve inizia a scaldare i motori e al 60' colpisce con il marchio di fabbrica del compagno Insigne: Immobile viene respinto da Laporte al limite dell'area, Chiesa raccoglie la sfera e la indirizza sul palo piu' lontano con un destro a giro imprendibile per il portiere. Esplode il settore azzurro di Wembley, l'Italia e' avanti 1-0. La Spagna pero' non ci sta e avrebbe subito la chance per il pareggio, ma e' clamoroso l'errore di Oyarzabal che tutto solo sotto porta fallisce un colpo di testa facile sul cross di un compagno. Inizia la girandola dei cambi, Luis Enrique corre ai ripari inserendo Morata, Gerard Moreno e Rodri, mentre Mancini dall'altra parte cambia assetto togliendo Immobile per Berardi e Verratti per Pessina, spostando Insigne come 'falso nueve' in attacco. Costretta ad aumentare la pressione per andare a caccia del pareggio, la Spagna trova il varco giusto all'80', quando il neo entrato Morata scambia con Dani Olmo e solo davanti a Donnarumma piazza il mancino che vale l'1-1. Gli azzurri sembrano accusare il colpo e andare in confusione, lasciando troppo campo alle iniziative delle furie rosse, che sulle ali dell'entusiasmo attaccano alla ricerca del colpaccio. Prima del 90' (piu' i 3' di recupero), pero', il risultato non cambia e la sfida prosegue ai tempi supplementari. Affiora la stanchezza, calano i ritmi e l'Italia indietreggia spaventata sulla pressione della Spagna, che nel giro di pochi minuti crea due potenziali occasioni da gol sventate con apprensione dalla difesa azzurra. La squadra di Mancini, con orgoglio, prova a rispondere nel secondo supplementare con un paio di tentativi di Berardi, il secondo dei quali avrebbe portato ad un grandissimo gol se non fosse stato per una posizione irregolare di partenza dello stesso attaccante del Sassuolo. Non succede piu' nulla prima del triplice fischio, cosi' si va ai calci di rigori. Sbaglia subito Locatelli, ma Dani Olmo a sua volta fallisce spedendo alto il possibile vantaggio spagnolo. Degli azzurri non sbaglia più nessuno, mentre Morata si lascia ipnotizzare da Donnarumma il quarto rigore della Spagna. Il match point è sul destro di Jorginho, che con una freddezza glaciale spiazza Unai Simon facendo partire la grande festa italiana.