Euro 2020, la rivincita dei figli d’arte: tutti agli ottavi di finale

Chiesa, Blind e Schmeichel come, e a volte meglio, dei papà illustri

Federico Chiesa

Federico Chiesa

Alzi la mano chi, vedendoli in campo le prime volte in squadre importanti, non ha mai pensato: “Per forza, lo manda papà. Ecco il solito raccomandato”. Ora per i figli d’arte è arrivata la consacra definitiva. Questi Europei sono serviti a diversi calciatori anche per togliersi dalle spalle cognomi spesso pesanti come macigni. È il caso dell’italiano Federico Chiesa, figlio di quell’Enrico ex attaccante di Sampdoria e Fiorentina da cui ha preso lineamenti e fiuto del gol, dell’olandese Daley Blind, difensore come papà Danny che per anni è stato una colonna dell’Ajax, e del danese Kasper Schmeichel, portiere che condivide il ruolo col padre Peter Schmeichel che però è una leggenda irraggiungibile. Italia, Olanda e Danimarca, quest’ultima a sorpresa dopo il pessimo inizio di cammino agli Europei, hanno conquistato il passaggio agli ottavi di finale del torneo. E Chiesa, Blind e Schmeichel hanno dato un contributo fondamentale. Segno evidente del fatto che non sono soltanto figli d’arte. E ora lo sa anche tutta Europa.