Malore Eriksen, il calciatore è stabile. I tragici precedenti

Christian Eriksen ha accusato un malore durante Danimarca-Finlandia: è stabile e non in pericolo di vita. Diversi i tragici precedenti

Eriksen in campo (Ansa)

Eriksen in campo (Ansa)

Christian Eriksen è stabile e si trova in ospedale, a Copenaghen, sotto stretto controllo dei medici. Questa è la notizia più importante di un tardo pomeriggio che sarebbe dovuto essere di festa e, invece, ha rischiato di tramutarsi in una tragedia. Il centrocampista della Danimarca si è accasciato al suolo per un malore durante la sfida contro la Finlandia, durante la prima partita del Gruppo B di Euro 2020, quando stava per terminare il primo tempo. Il tempestivo intervento dei medici ha evitato il peggio, come confermato dall'Uefa e dalla Federazione danese in questi ultimi minuti. Non è, però, il primo caso nel quale un calciatore accusa un malore durante una partita.

I tragici precedenti

Il 14 aprile 2012 ci lasciava Piermario Morosini, che accusò un attacco cardiaco durante la partita tra Pescara e Livorno. La sua improvvisa e tragica scomparsa ha lasciato un segno indelebile nel cuore di tutti: Morosini avrebbe compiuto 26 anni ed era riuscito a realizzare il suo sogno di diventare calciatore professionista. La sua morte prematura rimarrà per sempre impressa nella mente degli appassionati di calcio e non solo. Nel 2007 accadde un episodio simile ad Antonio Puerta, ragazzo che militava tra le fila del Siviglia. Il difensore aveva solamente 22 anni quando accusò un malore durante il match contro il Siviglia, il 25 agosto. Anche in questo caso i medici accorsero con prontezza assieme ai suoi compagni di squadra, permettendogli di lasciare il campo sulle proprie gambe. Poco dopo, però, cinque attacchi cardiaci colpirono il giovane mentre si trovava ancora negli spogliatoi e resero la situazione irreversibile. Puerta ci lasciò tre giorni dopo, nonostante i disperati tentativi dell'equipe medica di salvarlo. Venne poi a galla che la sua scomparsa si sarebbe potuta evitare, poiché il ragazzo soffriva di un difetto cardiaco che fu causa della sua morte. Il caso più recente è quello di Davide Astori, capitano della Fiorentina scomparso il 4 marzo 2018. Il calciatore azzurro ci lasciò mentre si trovava in albergo, prima della partita contro l'Udinese. Le indagini successive hanno portato all'accusa di omicidio colposo contro il medico dell'Istituto di medicina sportiva dell'ospedale Careggi di Firenze. Davide soffriva infatti di una cardiomiopatia aritmogena. Leggi anche: Italia, Florenzi infortunato. Salta la Svizzera