L'Austria si inginocchierà, l'Italia ci pensa. Mancini. "Piena libertà ai ragazzi"

Il ct ignora la discussione: "Io sono qui per giocare la partita". Letta: "Mi aspetto un bel match, faremo tutti il tifo. Ognuno decida per sè"

Belotti in ginocchio, Verratti in piedi nella sfida contro il Galles

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L’Austria si inginocchierà contro il razzismo, prima della sfida gli ottavi di finale degli Europei contro l’Italia? E la nostra nazionale? Lo scopriremo solo in diretta. «Intanto stasera mi aspetto di vedere una bella partita e naturalmente siamo tutti a fare il tifo. È noto ciò che io pensi, però esiste la libertà. Vedremo stasera qual è la scelta che faranno i nostri giocatori», commenta il segretario del Pd, Enrico Letta rispondendo a una domanda sull’eventuale sostegno dei calciatori della Nazionale italiana al movimento “Black lives matter“ e quindi se si inginocchieranno o meno in campo. Letta aveva proposto alla Nazionale di aderire tutti all’iniziativa, inginocchiandosi.

Sul tema si era già espresso l’allenatore dell’Italia: “Io sono qui per giocare la partita, per me la cosa più importante è la libertà. Sempre”. Netta la presa di posizione del ct dell’Italia, Roberto Mancini, alla vigilia del match valido per gli ottavi degli Europei contro l’Austria a Wembley, sulla scelta che sarà presa dalla squadra. Poco prima, a esprimersi era stato il difensore azzurro Leonardo Bonucci: “Quando torniamo in hotel la squadra si riunirà e decideremo tutti assieme cosa fare domani”. E’ la replica del  a una domanda in conferenza stampa a Londra sul comportamento che gli azzurri adotteranno domani sera a Wembley prima del match contro l’Austria in relazione all’opportunità o meno di inginocchiarsi aderendo alla protesta“.

Che la riunione di tutti i giocatori ci sia stata o no, l’assenza di una richiesta dei giocatori per la segnalazione all’Uefa lascia intendere che il gesto non sarà fatto di spontanea volontà da tutta la squadra, anche tenuto conto dell’analoga mancanza di richiesta da parte dell’Austria; ma il riferimento all’inginocchiamento in caso di gesto di un prossimo avversario - così come ha fatto la Scozia quando ha incontrato l’Inghilterra - è anch’esso segnale di una linea definita tra gli azzurri. Ma se l'Italia calcistica e quella nelle case ancora discute sul tema, divenuto così controverso, sul fronte opposto sono tutti d'accordo.

Nella squadra che sfiderà stasera l’Italia infatti i dubbi non ci sono: “Inginocchiarsi è un segnale chiaro. Lo faremo un’altra volta contro l’Italia. Siamo tutti d’accordo e ripeto: questo è un segnale per attirare l’attenzione di tutti su questo argomento. Sicuramente si parla di più di razzismo ed è qualcosa di positivo”. Sono le parole del capitano dell’Austria, David Alaba, che alla vigilia del match degli ottavi di finale degli Europei contro l’Italia conferma che la sua nazionale si inginocchierà questa sera a Wembley prima del fischio d’inizio col segno di solidarietà alla campagna Black Lives Matter.

Senza sorprese la posizione della Lega: «Occhi aperti, testa alta e schiena dritta. Lasciamo che gli inchini o gli inginocchiamenti siano scelte altrui»,  ha detto il leader del Carroccio Matteo Salvini.