"Cara Italia...". Comincia così, come ogni altra lettera qualsiasi, quella che Roberto Mancini ha deciso di scrivere all'intero Paese alla vigilia del debutto all'Europeo. Il commissario tecnico della Nazionale è perfettamente consapevole dell'attesa che si vive in tutta Italia per il cammino della sua squadra, accompagnata da aspettative importanti. Si respira ottimismo: un'onda che gli Azzurri vogliono cavalcare per provare a fare più strada possibile. "Le conseguenze della pandemia globale sono ancora evidenti e toccherà essere forti ancora per un po’. Lo sport in questi momenti, come ho detto più di una volta, è uno strumento essenziale della nostra vita. Può aiutarci - scrive Mancini - a stare meglio, può aiutarci a staccare temporaneamente da alcuni pensieri o momenti complicati. Lo sport può regalarci tante emozioni positive. Mai come ora ne abbiamo estremo bisogno".
Spensieratezza e responsabilità
Il sogno è quello di rivivere certe notti magiche, come in occasione di Italia '90 o dei Mondiali del 2006. "La nostra Nazionale, nell’Europeo che inizierà tra poche ore, è consapevole di rappresentare un popolo fantastico e determinato, e per questo io insieme allo staff e ai 26 ragazzi che scenderanno in campo, sfrutteremo tutti i minuti di questa manifestazione per onorare il Paese. Sappiamo che le nostre partite saranno un momento di unione di milioni di italiani - sottolinea Mancini - Saranno momenti di gioia che per un attimo ci faranno dimenticare dell’anno appena trascorso. Per questo andremo a giocare questa manifestazione consapevoli della forza della maglia azzurra e del popolo italiano. Onoreremo ogni minuto, scenderemo in campo con la spensieratezza di quando si è ragazzini e si comincia a giocare a calcio, ma anche con la responsabilità di chi rappresenta uno dei Paesi più forti e belli al mondo".