Roma, Tiago Pinto: "Con Dzeko incontro positivo, ma non è il capitano"

Il direttore sportivo giallorosso ha commentato la vicenda riguardante il bosniaco: "Edin è un professionista, ora siamo tutti concentrati per il bene della Roma"

Edin Dzeko (Ansa)

Edin Dzeko (Ansa)

Roma, 3 febbraio 2021 - "Un club deve reggersi sulla disciplina e sulle regole: Dzeko non è il capitano della Roma". Sono queste alcune delle parole che Tiago Pinto ha espresso sul caso Edin Dzeko, scoppiato a Trigoria ormai diverse settimane fa e che ora potrebbe essersi definitivamente chiuso.

Dzeko-Fonseca, torna il sereno

Il direttore sportivo della Roma aveva dichiarato che si sarebbe presentato in conferenza stampa al termine della sessione invernale di calciomercato, e così ha fatto. Questo pomeriggio, tra i tanti temi toccati, uno dei più attesi era quello riguardante Dzeko. "Non voglio sfuggire alla questione" premette Pinto, "è stato detto e scritto molto, ma il club vive le stesse dinamiche di una famiglia e i problemi si risolvono, uscendone più forti. Edin è un grande professionista con un grande carisma e Fonseca è un leader; abbiamo avuto diverse riunioni volte a rafforzare il sentimento di fiducia reciproco".

La pace sembra dunque essere tornata tra il tecnico e l'attaccante: "Siamo usciti felici da questi incontri. Ora dobbiamo concentrarci sul bene della Roma, che è più importante di quello dei singoli". Dzeko non riavrà, però, la fascia da capitano sul braccio: "Un club si regge sulla disciplina e ora Edin non è il capitano della Roma"

Scambio Dzeko-Sanchez

 

Tiago Pinto ha ripreso le parole di Marotta per parlare dello scambio saltato con l'Inter: "Tutto ciò che ha detto il d.s. dell'Inter è vero: ho incontrato Ausilio a Milano, è stato molto cordiale. Abbiamo parlato di diverse questioni, ma non siamo mai entrati in una vera e propria trattativa per scambiare Dzeko con Sanchez".

Riguardo l'influenza della società sulle scelte di Fonseca, il dirigente è stato chiaro: "L'assegnazione della fascia da capitano è una scelta condivisa da società e allenatore, mentre sulle scelte tecniche il mister ha la massima autonomia. Sceglie lui giocatori e sostituzioni, senza che ci sia l'influenza della società".

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