Giovedì 18 Aprile 2024

Sputo di Douglas Costa, Di Francesco: "Insulti razzisti? Invenzioni, pretendo rispetto"

Il centrocampista del Sassuolo respinge le accuse di razzismo apparse sul web dopo l'enigmatico post del brasiliano: "Non sai cosa mi ha detto"

Douglas Costa sputa a Di Francesco

Douglas Costa sputa a Di Francesco

Sassuolo (Modena), 18 settembre 2018 - Federico Di Francesco non ci sta, dopo aver preso uno sputo in faccia da Doulglas Costa, ora è lui a passare per razzista. "Sono profondamente turbato dalle illazioni e dalle invenzioni apparse su alcuni media nazionali. Tutto questo è offensivo e denigratorio. Non permetto che mi vengano attribuiti comportamenti e/o frasi razziste che non appartengono ai miei valori etici e che sono frutto dell'immaginazione altrui. Chiedo e pretendo rispetto". Una presa di posizione forte del giocatore sull'account Twitter del Sassuolo, in merito all'episodio che lo ha visto protagonista domenica, all'Allianz Stadium, con il brasiliano della Juve.

Douglas Costa aveva perso la lucidità, e dopo una mezza gomitata e un tentativo di testata, aveva sputato in faccia all'avversario. Ora, grazie alla Var, rischia 6 giornate di squalifica, con la prova tv a disposizione del giudice sportivo. Lo juventino si era subito scusato con tutti i fan e i compagni per il suo comportamento in un post, ma mancavano le scuse dirette a Di Francesco, e qualcuno glielo ha fatto notare. Douglas Costa in tutta risposta al follower che aveva posto la domanda, uno dei tanti, aveva scritto: "Mi svegliavo alle 5 del mattino da quando avevo 12 anni. Tu non sai quello che mi ha detto... ma poco male...chiedo scusa a tutti quelli a cui devo chiederlo perché ho sbagliato". Una frase che ha molti ha fatto sospettare che il giocatore neroverde si fosse rivolto all'avversario con insulti razzisti. Ma questo Douglas Costa non lo ha detto chiaramente.

Profetico l'ex juventino Patrick Evra che gli ha scritto: "Sai che il simbolo della Juve è una zebra, non un lama? Ti sei scusato per il tuo gesto, però la gente non saprà mai cosa ti avrà detto".