Dinamo Kiev, il padre è un separatista filo russo: licenziato giovane calciatore

"Il giocatore ha nascosto il fatto di essere figlio di un nemico dell’Ucraina", sottolinea la Dinamo Kiev

Una partita della Dinamo Kiev

Una partita della Dinamo Kiev

Milano, 14 aprile 2022 - La guerra in Ucraina continua ad avere conseguenze anche nel mondo del calcio. E' notizia di quest'oggi il licenziamento deciso dalla Dinamo Kiev nei confronti di Artur Maksimovich Uvarov. Il contratto con il giocatore, classe 2004, è stato rescisso a causa del padre Maxim Anatolyevich, separatista filo russo e rappresentante della cosiddetta LRP (Repubblica Popolare di Luhansk), all'interno della quale ricopre il ruolo di vicepresidente del Consiglio Popolare. Ma Artur Maksimovich non paga tanto la posizione del padre, quanto il fatto di averla tenuta nascosta al club. "Il giocatore ha nascosto il fatto di essere figlio di un nemico dell’Ucraina", sottolinea la Dinamo. 

Dura presa di posizione

"La Dinamo dichiara ufficialmente che non c'è posto nella struttura del club per le persone che sono contro l'Indipendenza, l'Integrità e la Sovranità dell'Ucraina. La Dinamo è il fiore all'occhiello del calcio ucraino, che ha allevato più di cento calciatori che hanno rappresentato la nazionale del nostro paese in tempi diversi - si legge nella nota diffusa dalla società in merito all'allontanamento di Uvarov - Il club non smetterà di sostenere e finanziare il popolo ucraino in una terribile guerra contro l'occupante russo, disprezzando ogni persona che si oppone all'indipendenza dell'Ucraina e non ne riconosce l'integrità territoriale”.

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