Mercoledì 24 Aprile 2024

Calcio, Pradè: "Ho avuto il Coronavirus e tanta paura. Ribery? Resta. Chiesa? Si vedrà..."

Il direttore sportivo ha parlato della sua esperienza da malato di Covid e del futuro del club viola

Al centro Ribery, a destra Pradè (ANSA)

Al centro Ribery, a destra Pradè (ANSA)

Firenze, 14 maggio 2020 – Tra le squadre senza dubbio più colpite dal Coronavirus c’è la Fiorentina di Daniele Pradè che ai microfoni di Sky ha raccontato la sua esperienza con il Covid-19, sconfitto dopo quasi 50 giorni: “Ho vissuto in prima persona questo dramma e voglio rivolgere un pensiero a tutte quelle persone che hanno perso un familiare e che non hanno neppure potuto dargli un ultimo saluto. Io purtroppo ho portato il virus in casa trasmettendolo a mia moglie, a mia figlia, ad altri familiari e ai miei suoceri che purtroppo sono stati in ospedale 30 giorni ma fortunatamente allo Spallanzani. Abbiamo avuto paura di perderli e il mio ringraziamento va a tutti i medici e infermieri che ci fanno vivere grazie alla loro professionalità. Per me la battaglia è durata 48 giorni, molto lunga e faticosa”. Il club e in particolare il patron Rocco Commisso non gli hanno però mai fatto mancare il sostegno: "Rocco Commisso e la moglie Caterina mi chiamavano tutti i giorni e anche Joe Barone mi è stato molto vicino. Bisogna capire che il mondo del calcio non è brutto, meglio di tante altre cose. Voglio ringraziare davvero tutti." Adesso però il pensiero è rivolto alla ripartenza anche del calcio: “La ripartenza sarà graduale e dovremo ancora convivere con il virus. All’inizio giocheremo senza tifosi ma sarà un sacrificio necessario. Dopo ogni pandemia c’è un rinascimento. Sarebbe importante ricominciare il campionato. Il calcio può essere una panacea per tutti, offre lavoro a 100 mila persone e dietro c’è anche un discorso a livello sociale. Il direttore sportivo viola ha poi parlato della Fiorentina del futuro confermando di fatto Franck Ribery ma non escludendo la partenza di Federico Chiesa: “Ribery fa parte del progetto al 100%, è contento di stare a Firenze e rappresenta un motivo di crescita per il nostro progetto. Non abbiamo necessità di far partire nessuno dei nostri ma chi rimane deve esserne convinto al 100%. Il rapporto con Chiesa è molto buono. Ciò che succederà in futuro è un altro discorso prenderemo assieme decisioni.”