Cuneo-Pro Piacenza 20-0, cosa c'è dietro la partita farsa

Gravissimi problemi societari, emiliani in campo per evitare l'esclusione dal campionato

Lo stadio Garilli di Piacenza (LaPresse)

Lo stadio Garilli di Piacenza (LaPresse)

Cuneo, 17 febbraio 2019 - Una partita-farsa: non ci sono definizioni migliori per Cuneo-Pro Piacenza, campionato di Serie C, andata in scena oggi pomeriggio allo stadio Fratelli Paschiero, nella città piemontese. Si sapeva che sarebbe stata una domenica diversa dal solito, visto che gli emiliani erano costretti a tornare in campo dopo una lunga assenza, pena l'esclusione dal campionato. Le partite dei piacentini erano state sospese settimane fa, culmine di una vicenda grottesca frutto di disastri societari, stipendi non pagati e norme contorte che hanno impedito finora l'esclusione della società. 

Fatto sta che oggi a Cuneo la Pro Piacenza si è presentata: con sette ragazzini di 16-18 anni e un dirigente, mancava perfino l'allenatore. Tanto che l'inizio del match è slittato di 45 minuti per valutare la regolarità delle carte. I poveri ragazzini sono stati mandati al macello e il Cuneo - che non poteva fare altro che giocare la sua partita - ha cominciato a segnare al terzo minuto. Al 10' il risultato era 4-0, all'intervallo 16-0. Insomma, al "Paschiero" si è visto di tutto, ma non certo una partita di calcio. Poi nella ripresa i piemontesi hanno provato a non infierire.

Per la cronaca, la partita si è chiusa sul 20-0.

I piacentini, anche se riusciranno a non essere esclusi dal campionato, accumuleranno una serie di penalizzazioni tali da rendere impossibile qualsiasi velleità di salvezza. Una pagina davvero brutta per il calcio italiano.

GRAVINA - Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina assicura: "Sarà l'ultima farsa". La presa di posizione è durissima: "Quanto accaduto a Cuneo con la squadra del Pro Piacenza è un insulto allo sport e ai suoi principi fondanti". Sul caso interverrà la Figc: "In questa situazione surreale, la FIGC aveva il dovere di far rispettare tutte le regole ed ha esercitato questo ruolo. La nostra responsabilità è quella di tutelare la passione dei tifosi, gli imprenditori sani e la credibilità dei nostri campionati: quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l'ultima farsa".

SANTACROCE - Grande amarezza nelle parole di Fabiano Santacroce, ex difensore di Napoli e Parma e ora capitano del Cuneo. "E poi ci sono domeniche dove ti ritrovi così.. sul 13 a 0 nel primo tempo contro una squadra che gioca con 6 ragazzi di 17 anni e un dirigente come difensore centrale... senza parole..Provo solo vergogna per chi ha reso possibile tutto ciò..". 

TOMMASI - Invoca "al più presto" l'esclusione della Pro Piacenza dal campionato il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi, ospite di Novantesimo Minuto-Rai. "Purtroppo le norme non sono sufficienti", aggiunge. "Episodi come quelli di oggi non fanno bene a nessuno e a quanto pare la partita era anche quotata alle scommesse. Oggi è mancata la sportività, qualunque condizione di fare calcio, ed è una cosa grave".