Torino, 21 settembre 2018 - L'espulsione rimediata a Valencia da Cristiano Ronaldo continua e continuerà a far discutere almeno fino a giovedì 27 settembre, quando la UEFA emetterà il proprio giudizio sulla squalifica da infliggere al portoghese. La Juventus non teme la stangata, ma nel caso in cui i turni da scontare fossero più di uno, la società bianconera farebbe senz'altro ricorso. Ma esiste anche la possibilità, seppur improbabile, che a CR7 non venga data nemmeno una giornata: attraverso l'utilizzo della la prova tv si potrebbe dimostrare l'insussistenza dei motivi minimi necessari per l'espulsione.
TUTTI CON CRISTIANO - In attesa della sentenza, tifosi, compagni di squadra e dirigenza, con in testa Andrea Agnelli (di ieri il suo tweet "Unus pro omnibus, omnes pro uno"), si sono schierati dalla parte di Ronaldo, che ultimamente si sente un po' perseguitato in campo europeo. Prima la mancata assegnazione del premio come miglior giocatore della passata edizione della Champions League, poi l'ingiustizia subita al Mestalla. Parlare di complotto anti CR7 è forse troppo, ma in molti si sono chiesti se il cinque volte Pallone d'Oro sarebbe stato cacciato dal campo se avesse avuto indosso ancora la camiseta blanca del Real Madrid.
IL MESSAGGIO DELLA SORELLA - La scena di mercoledì scorso ha scosso soprattutto la sorella di Cristiano, che sui social non le ha certo mandate a dire. "Ci sono cose che non capirò mai!!! È anormale per me difendere ciò in cui credo? MIO FRATELLO????”. Fa male l’ingiustizia, fa male che comprometta un professionista, un uomo che rispetta il calcio come pochi, è vergognoso chiedermi di non difenderlo - scrive Katia Aveiro su Instragram - Lo difenderò fino alla fine dei miei giorni. Mi dispiace se qualcuno si sente offeso, ma io sento il suo dolore mio, il mio guerriero, il mio esempio come fratello, figlio, padre e amico… sei un professionista dell’altro mondo e nessuno distruggerà questa cosa… Firmato la sorella più orgogliosa del mondo".