Champions League, a Rennes 5.000 tifosi tutti in curva: Uefa apre un'inchiesta

Assembramento e mancato rispetto della distanza di sicurezza: ecco i capi di accusa (non gli unici) che la Uefa muove nei confronti dei sostenitori del Rennes

In 5.000 mila nella curva del Rennes, Uefa apre inchiesta (Ansa)

In 5.000 mila nella curva del Rennes, Uefa apre inchiesta (Ansa)

Milano, 23 ottobre 2020 - Mentre l'emergenza sanitaria continua ad assumere connotati sempre più preoccupanti in tutta Europa, il calcio prova ad andare avanti a porte semi aperte, sia per quanto riguarda le competizioni nazionali che internazionali e con diversi limiti di capienza. In queste ore però sta facendo discutere e non poco quanto accaduto al Roazhon Park di Rennes, in occasione del match di Champions League fra i padroni di casa e il Krasnodar, disputato martedì scorso. Ebbene, in 5.000 (ossia il limite massimo di tifosi ammessi) si sono assiepati in curva, senza rispettare la distanza interpersonale, oltre che il divieto di assembramento. 

In 5.000 mila nella curva del Rennes, Uefa apre inchiesta (Ansa)
In 5.000 mila nella curva del Rennes, Uefa apre inchiesta (Ansa)

Aperta un'inchiesta 

Non solo, perché ai sostenitori transalpini viene anche rimproverato il fatto di non essere rimasti nei posti loro assegnati. Inoltre sarebbe emersa la possibile violazione del protocollo sulla ripresa del gioco e del  regolamento sulla sicurezza con il blocco di alcune uscite. Dopo questo episodio, l’Uefa ha deciso di aprire una procedura disciplinare nei confronti del Rennes e il 10 novembre la commissione disciplinare esaminerà il caso. 

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