Coppa America 2019, Argentina terza. Ma Messi espulso: diserta la premiazione e accusa

Dopo lo sfogo post sconfitta con il Brasile, l'attaccante ha ulteriormente rincarato la dose: "Non dobbbiamo fare parte di questa corruzione. Il cartellino rosso? Mi è stato dato per ciò che ho detto"

Il confronto acceso fra Messi e Medel, che è costato a entrambi l'espulsione

Il confronto acceso fra Messi e Medel, che è costato a entrambi l'espulsione

Milano, 7 luglio 2019 - Dopo lo 'J'accuse' post sconfitta nella semifinale di Coppa America con il Brasile, Lionel Messi ha dato seguito alla sua personalissima protesta nei confronti della Comnebol. Il motivo? L'espulsione nella sfida per il terzo/quarto posto (vinta dall'Argentina per 2-1, in gol anche Paulo Dybala, ndr) contro il Cile, arrivata dopo un confronto acceso con l'ex Inter Gary Medel, anch'esso cacciato dal campo. Il cartellino rosso sventolato in faccia alla Pulce fa notizia non solo perché diretto, ma anche perché il secondo in carriera per il cinque volte Pallone d'Oro, che al termine del match ha deciso di disertare la premiazione. 

"Tutti hanno visto quello che è successo. Bastava un giallo ed era tutto a posto, ma ovviamente ho pagato le dichiarazioni di qualche giorno fa - il commento di Messi -. Quel cartellino mi è stato dato per ciò che ho detto, è evidente. Non ero presente alla premiazione? E' semplice: non dobbiamo essere parte di questa corruzione. Brasile campione? Credo non ci siano dubbi. Sembra che purtroppo sia stato deciso tutto a tavolino. Spero che gli arbitri e la Var non influiscano e che il Perù se la possa giocare, ha dimostrato di essere competitivo. Ma onestamente la vedo difficile". 

Alle dichiarazioni dell'attaccante argentino ha fatto immediatamente seguito la risposta della Comnebol. "Nel calcio a volte vinci e altre volte perdi. Un pilastro fondamentale del fair play è accettare i risultati con lealtà e rispetto, stesso discorso per le decisioni arbitrali, che sono umane - si legge nel comunicato - È inaccettabile che, a seguito di incidenti tipici della competizione che coinvolgono 12 squadre a parità di condizioni, lanciare accuse infondate senza alcun tipo di verità. Questi attacchi mettono in discussione l'integrità della Coppa America. Inoltre sono una mancanza di rispetto per la competizione, per tutti i giocatori di calcio che partecipano e per le centinaia di professionisti della Conmebol, un'istituzione che dal 2016 lavora instancabilmente per sviluppare il calcio sudamericano in maniera trasparente e professionale".