Conference League, AZ Alkmaar-Lazio 2-1: biancocelesti eliminati agli ottavi

Niente quarti per la banda Sarri, stesa dalle reti di Karlsson e Paulidis: vano nel mezzo il gol di Felipe Anderson

Matteo Cancellieri fra 2 avversari

Matteo Cancellieri fra 2 avversari

Alkmaar (Olanda), 16 marzo 2023 - All'andata, sul prato dell'Olimpico, sul tabellino dei marcatori ci finirono Paulidis e Kerkez, bravi a ribaltare il vantaggio iniziale firmato da Pedro: una sconfitta che aveva già complicato di parecchio la strada della Lazio verso i quarti di finale di Conference League. Nella gara di ritorno, davanti al pubblico amico, l'AZ Alkmaar completa l'opera vincendo ancora 2-1 grazie alle reti di Karlsson e ancora di Paulidis: nel mezzo il guizzo di Felipe Anderson che non basta a evitare l'eliminazione ai biancocelesti, la nota dolente nel bel contesto delle italiane nelle Coppe. A parziale difesa della Lazio c'è la perdurante emergenza offensiva, con la soluzione del 'falso 9' che evidentemente non ha sortito gli effetti sperati. Non solo: a differenza di quanto succede in campionato, in ambito continentale della proverbiale difesa di ferro non c'è traccia. Anzi: a evitare un passivo peggiore alla squadra di Maurizio Sarri, che continua così ad avere un rapporto piuttosto altalenante con le competizioni a eliminazione diretta, è il duro legno del palo, colpito per ben due volte dai padroni di casa, che al triplice fischio possono comunque far partire la meritata festa.

Le formazioni ufficiali

 Entrambi gli allenatori si affidano al 4-3-3: per l'operazione rimonta Sarri si affida a Provedel tra i pali, con Marusic, Gila, Romagnoli e Pellegrini (al debutto assoluto) a completare il reparto arretrato. A centrocampo agiranno Milinkovic-Savic, Vecino e Basic, mentre in attacco, in mancanza di una prima punta di ruolo, toccherà a Felipe Anderson piazzarsi al centro: ai suoi lati spazio alla fantasia di Cancellieri e Zaccagni. Jansen come portiere sceglie Ryan, protetto da Sugawara, Goes, Chatzidiakos e Kerkez, a segno nella gara di andata. A centrocampo giocheranno Clasie, Mijnans e Reijnders, mentre l'attacco sarà composto da Odgaard, Paulidis (a sua volta a segno all'Olimpico) e Karlsson.

Primo tempo

 La Lazio parte forte grazie a un ispiratissimo Cancellieri, che fa subito ammonire Kerkez. Superato l'inizio complicato, l'AZ conquista presto il predominio del campo provando a mantenere il controllo della sfera. Al 17' i padroni di casa si rendono pericolosi con una combinazione tra Sugawara e Odgaard: la palla arriva a Paulidis che, nonostante il tanto spazio a disposizione, non riesce a trovare il bersaglio. Proprio quando la partita sembra essere finita sui binari sbagliati, la Lazio riesce a passare in vantaggio: è il 21' e Romagnoli con un lancio lungo pesca Zaccagni, che a sua volta apparecchia per il piazzato nell'angolino basso di Felipe Anderson che coglie di sorpresa Ryan. L'AZ non ci sta e pareggia i conti al 28', quando Karlsson si mette in proprio con un'azione personale chiusa da un potente destro a effetto che beffa Provedel: per gli olandesi si tratta della rete che vale il nuovo vantaggio nel doppio confronto. Il dettaglio non sfugge ai biancocelesti, che si fanno prendere dalla frenesia di sistemare al più presto la situazione e cominciano a sbagliare diverse giocate piuttosto semplici. I padroni di casa provano ad approfittare del momento difficile degli ospiti al 38', quando Mijnans scarica un diagonale mancino che chiama Provedel al grande intervento (non ravvisato dalla squadra arbitrale). Sul ribaltamento di fronte Milinkovic-Savic innesca Pellegrini, che controlla bene ma non riesce a tirare da ottima posizione: niente da fare anche per Reijnders, che riceve da Karlsson ma poi strozza troppo il sinistro. E' decisamente più pericolosa la botta scagliata in pieno recupero da Paulidis: Provedel si allunga e devia in corner prima di doversi ripetere poco dopo su un tiro di tutta potenza scagliato da Karlsson, posizionato all'altezza del secondo palo.

Secondo tempo

All'alba della ripresa Provedel deve superarsi per evitare l'autogol quando Gila scarica un retropassaggio molto pericoloso. Sul ribaltamento Pellegrini scalda i guantoni di Ryan con un sinistro potentissimo da distanza siderale. Al 55' è invece il palo a impedire il gol dell'AZ: il protagonista è Reijnders, che scocca un gran destro su sponda di Paulidis dopo una rimessa laterale battuta da Sugawara. Scampato il pericolo, Sarri prova a cambiare qualcosa per scuotere i suoi: fuori Milinkovic-Savic, Zaccagni e Romagnoli e dentro Luis Alberto, Pedro e Casale. Qualcosa in effetti cambia, ma in favore degli olandesi, che al 62' passano in vantaggio grazie a Paulidis, che riceve da Karlsson dopo una lunghissima azione dei padroni di casa e dal limite dell'area scarica un destro a incrociare che beffa Provedel. L'AZ cavalca l'onda dell'entusiasmo e al 66' prova a chiudere la pratica con Karlsson, che in acrobazia da zero passi spara fuori la sponda di Odgaard. La penultima mossa di Sarri, quella della disperazione, è l'ingresso di Lazzari per Pellegrini, con Marusic che quindi scala a sinistra. Gli olandesi provano a sfruttare le praterie lasciate dalla Lazio, ma Paulidis al 74' perde il momento buono e si fa chiudere da Casale. Sul ribaltamento è ancora il palo a opporsi a Reijnders, che con un piattone al volo aveva provato a capitalizzare la precedente bella giocata di Mijnans. Sarri toglie Felipe Anderson e inserisce Romero, ma è ancora l'AZ a rendersi pericoloso con una sventola dal limite di Odgaard: Provedel vola ed evita il colpo del ko. La Lazio prova a scuotersi con un'azione personale di Marusic, la cui sventola è però troppo alta. All'82' Cancellieri guadagna un calcio di punizione da ottima posizione: della battuta se ne incarica Luis Alberto, che tuttavia non inquadra lo specchio. E' di fatto l'ultimo sussulto dei biancocelesti, che non solo non riescono a ribaltare il risultato della gara di andata, ma addirittura lo bissano nel match di ritorno, quello che premia senza dubbi la squadra che più merita di avanzare in Conference League. Alla Lazio restano i rimpianti e un finale nel segno di un bel pizzico di nervosismo: due ingredienti che non bastano a evitare un'eliminazione che a questo punto fa confluire tutti gli sforzi stagionali sulla caccia a un posto in zona Champions.

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