Martedì 23 Aprile 2024

Milan, il closing slitta di un mese. La cordata cinese perde pezzi, mancano i soldi

Il presidente dei SES ha fatto sapere che due finanziatori si sono ritirati e che mancano molto più di 100 milioni. O si va verso una terza caparra, o il Cavalliere si tiene quanto già ricevuto e amici come prima

Silvio Berlusconi con Adriano Galliani (Ansa)

Silvio Berlusconi con Adriano Galliani (Ansa)

Milano, 1 marzo 2017  -  Potrebbe slittare di un mese il closing per il passaggio del Milan dalle mani di Silvio Berlusconi al fondo cinese Sino Europe Sport, per problemi economici.

Infatti secondo quanto riporta la Gazzetta dello sport SinoEurope molto probabilmente non chiuderà la trattativa venerdì mattina, come era stato detto ieri, con logico annullamento della conferenza stampa di sabato, già ampiamente pianificata. 

Ora il problema non è da sottovalutare, infatti è stato il presidente dei SES, Li Yonghong, avrebbe fatto sapere che due finanziatori del progetto si sono ritirati negli ultimi giorni e alla cordata "manca qualcosa più di 100 milioni". 

Quindi non è ancora l'ora di dire addio a Belusconi. "Niente pagamento dei 420 milioni, 320 come saldo dopo i 200 versati nel 2016 e 100 per le spese di gestione della stagione 2016 17, quantificate in 70 milioni. Senza parlare dei 220 milioni di debito del Milan che la cordata dovrebbe rilevare". 

L`ipotesi più probabile prevede una terza caparra: "SES dovrebbe impegnarsi per iscritto nelle prossime ore a pagare altri 100 milioni entro venerdì 10 marzo e un nuovo closing verrà automaticamente fissato per la fine del mese". La seconda via potrebbe essere il versamento da parte di SES solo della parte a lei spettante. Ma c'è anche una terza via: "Berlusconi potrebbe incassare i 200 milioni avuti fin qui, chiudere ogni rapporto con la cordata cinese e tenere il club".