Giovedì 18 Aprile 2024

Bologna, Inzaghi sul match di ieri: "Passo indietro, ma possiamo fare bene"

Il tecnico rossoblù alla premiazione della Panchina d’Oro: “Tifo grande risorsa”

Pippo Inzaghi

Pippo Inzaghi

Bologna, 12 novembre 2018 – Un pareggio deludente per il Bologna che è uscito da Verona con un punto, ma con l’ultima della classe senza 6 titolari. Sotto due a uno, Orsolini ha trovato la zuccata vincente che ha salvato la faccia alla squadra e forse la panchina di Inzaghi. Proprio il tecnico rossoblù è ritornato sul match di ieri a margine della premiazione della Panchina d’Oro.

PASSO INDIETRO – Dopo le prime difese d’ufficio nel post partita, anche Pippo Inzaghi sembra essersi accorto delle difficoltà emerse durante la sfida del Bentegodi, i rossoblù sono stati profondamente diversi rispetto alla sconfitta interna con l’Atalanta: “Non abbiamo ancora trovato la continuità che cerchiamo – ha ammesso Pippo – Ieri forse c’è stato un passo indietro dopo due buone partite e l’unica ricetta che conosco è il lavoro. Sono convinto che arriveremo soddisfatti a fine stagione”. Tra i nodi di questa fase di stagione c’è sicuramente il modulo. Partito col 3-5-2 in estate, Inzaghi sta trovando risultati anche con il 4-3-3. Rimonta con Toro e Chievo, pareggio di Reggio Emilia, tutti indizi che potrebbero far propendere verso un cambio modulo definitivo. Il pensiero di Inzaghi: “Ripeto sempre che non c’è uno schema che ti fa vincere in automatico – ha proseguito l'ex Milan – L’allenatore deve saper scegliere l’abito giusto per i giocatori che ha a disposizione, resta il fatto che in questa stagione abbiamo ottenuto risultati con entrambi gli schemi e trovo sia un fattore positivo saper interpretare due moduli tattici”.

GRANDE TIFO – Ma a Bologna c’è un fattore senza dubbio positivo che è il tifo. Anche ieri buona presenza di tifosi rossoblù a Verona e cori per tutti i novanta minuti a sostegno della squadra. Inzaghi ha dedicato un pensiero anche a loro: “A Bologna c’è una grande risorsa, sono i tifosi. Passionali e coinvolgenti, ci caricano di responsabilità e ci spingono a fare sempre meglio per tornare a rendere la città orgogliosa di noi”. Poi c’è la proprietà e la società, sotto accusa per le scelte di mercato, per la gestione e per le risorse messe a disposizione sulla parte tecnica. Inzaghi, però, guarda al futuro con fiducia: “Serve pazienza, ma abbiamo tutto per fare bene, a partire da una presidenza di livello assoluto e che ci tiene tanto”. Ma la classifica piange ancora, e tanto tempo a disposizione non c’è. La sosta per ricaricare le pile e trovare quell’equilibrio di squadra che manca.