Calciomercato, sessione invernale da record: 4.728 trasferimenti. Ma la Serie A non brilla

La Premier League è il campionato più spendaccione dello scorso gennaio, mentre l'Italia è soltanto quattordicesima al mondo

Mykhailo Mudryk (Ansa)

Mykhailo Mudryk (Ansa)

Quello del gennaio 2023 è stato un calciomercato invernale da record. La ripresa economica dal periodo del Covid sembra essere definitivamente arrivata, perlomeno nel mondo del calcio. Il report "International Transfer Snapshot", pubblicato dalla Fifa e che viene diramato dopo ogni sessione di mercato, ha reso noti i dati riguardanti la sessione di riparazione conclusasi poco più di una settimana fa. Sono stati ben 4.728 i trasferimenti completati in totale, dei quali 4.387 riguardano i club maschili. Si tratta di un picco storico, che non era mai stato raggiunto e che ha visto le società spendere una cifra pari a 1,57 miliardi di dollari, dei quali l'89,7% sono stati sborsati da squadre europee. Il record precedente risaliva al 2018 ed era di 1,34 miliardi di dollari, abbondantemente superati anche grazie alle ingenti uscite dei club inglesi di Premier League. Solo le squadre del maggiore campionato d'Oltremanica, infatti, hanno speso ben 898,6 milioni di dollari, superando di oltre 300 milioni il precedente record del 2018.

Serie A, la tendenza è inversa

A dispetto delle cifre da capogiro pubblicate dal report Fifa, l'Italia non ha certo brillato nel mercato invernale. La Serie A si trova solamente al 14° posto tra i campionati più spendaccioni del mondo, con soli 31 milioni di euro spesi. Gli incassi sono stati di 83 milioni e i trasferimenti totali 280, contro i 356 del 2022. Anche il campionato ucraino, nonostante la complicata situazione politica e sociale nella quale versa a causa della guerra, è riuscito in questo frangente a scavalcare quello italiano. Leggi anche: Serie A, gli arbitri della 22^ giornata