Venerdì 19 Aprile 2024

Calciomercato Inter e Milan: gli ultimi fuochi

I nerazzurri alla disperata su Modric, i rossoneri cercano la formula per arrivare a Milinkovic-Savic

Keita Baldé, 23 anni

Keita Baldé, 23 anni

Milano, 14 agosto 2018 - Un finale di mercato rovente, quello che attende i due club del capoluogo milanese, Inter e Milan. Le squadre, già autrici di numerosi colpi in questa sessione estiva di calciomercato con acquisti di livello quali Nainggolan, De Vrij e Asamoah da una parte, Higuain, Caldara e Bakayoko dall'altra, stanno cercando la ciliegina sulla torta per puntellare le rispettive rose. Gli obiettivi restano chiari e definiti, sulla sponda nerazzurra si prosegue l'assalto al madridista Luka Modric, vice-campione del mondo quest'anno con la sua Croazia e diretto a Talinn per la Supercoppa di domani, mentre i rossoneri mantengono viva la pista che porta a Sergej Milinkovic-Savic, corteggiatissimo centrocampista della Lazio blindato, però, dal suo presidente, Claudio Lotito.

ECCO KEITA: "CON SPALLETTI SARÒ AL TOP, DI ALICE NIDASIO - Per molti, Luka Modric sta all’Inter come la ciliegina sta su una torta. E la torta, in questo caso, è senza dubbio un mercato ineccepibile, al di là dell’arrivo del croato. Ieri il centrocampista è volato coi compagni in Estonia, dove domani sera giocherà contro l’Atletico la Supercoppa Europea. La partenza per Tallinn affievolisce inevitabilmente le speranze di vederlo in nerazzurro. È tardi, ma sulla lista di Ausilio è ancora presto per tirare una riga sul nome di Modric. La matassa si sbroglierà dopo Ferragosto, intanto ieri è arrivato a Milano Keita Baldé: "Volevo giocare in un grande club e Spalletti mi ha voluto fortemente", le sue parole dopo la firma sul contratto quinquennale (1 più 4) da 3 milioni annui più bonus. Ulteriori 5 finiranno nelle casse del Monaco per il prestito con diritto di riscatto tra un anno a 30 (ma la cifra potrebbe salire fino a 34 a seconda di presenze e rendimento). La rosa, al netto di arrivi e cessioni, è di alto livello. L’Inter nel ruolo di trequartista può contare su Nainggolan e Lautaro; l’argentino classe ’97, in questo precampionato, si è di fatto candidato a una posizione che non lo oppone a Icardi, ma lo mette nelle condizioni di dialogarci a meraviglia. Il capitolo centrocampo e trequarti porta anche ai nomi di Barella (difficile se non si verificano all’ultimo condizioni favorevoli per trattare) e Rafinha. Ieri il ds del Barcellona Braida ha però quasi chiuso all’ipotesi del trasferimento: "Molto probabilmente si fermerà qui, ha grandi qualità e giocate importanti". Sulle fasce ci saranno i nuovi innesti Vrsaljko, che andrà a occupare il ruolo di esterno destro in alternanza a D’Ambrosio, e Asamoah dalla parte opposta, da poter schierare anche in mediana. Al centro della difesa un muro formato da Skriniar, DeVrij, Miranda e Ranocchia a ruotare. Infine le certezze Brozovic e Perisic, rientrati in Italia sotto la luce aurea del Mondiale, cui si aggiungono Gagliardini, Vecino, e Borja Valero.

GATTUSO ABBRACCIA BAKAYOKO, DI MATTIA TODISCO - Un ultimo tassello per concludere una campagna acquisti fatta in fretta e furia e nonostante questo condotta riuscendo a centrare (per ora) tutti gli obiettivi su cui realmente si è provato a spingere. Higuain, Caldara, Bakayoko, sono operazioni concluse con successo, anche se il grande sogno di Elliott (e di Leonardo) resta sempre Milinkovic-Savic, ieri in vacanza negli stessi lidi del rossonero Romagnoli (coincidenza che ha riacceso i tifosi del Diavolo sui social). Il pezzo pregiato del mercato interno alla Serie A, a cui si è interessato anche il Real Madrid, ha costi proibitivi e un cartellino di proprietà del presidente meno malleabile del calcio italiano: Claudio Lotito. I rossoneri possono agire solo attraverso un prestito con diritto di riscatto, magari anche piuttosto oneroso (fino a 40 milioni) solo se riusciranno a cedere bene Bacca e Montolivo, ma nulla di più. Il numero uno biancoceleste, al contrario, vuole un trasferimento a titolo definitivo e non meno di 120 milioni sul piatto.  Ad oggi, quella che porta al serbo resta una strada troppo difficile da percorrere, in un tempo risicatissimo da qui al “gong” di fine campagna acquisti. Più probabilmente il citato Bacca servirà per completare l’organico offensivo con un giocatore dalle caratteristiche differenti rispetto a quelle del colombiano. Non una punta che segna (e fa poco altro) ma un giocatore in grado di agire su ambo le fasce facendo all’occorrenza da spalla a Higuain. Un recente approccio col Villarreal è servito per carpire informazioni su Samu Castillejo, sfruttando l’interesse che i dirigenti del “sottomarino giallo” hanno mostrato per Bacca, già in maglia gialla nella passata stagione e autore di 15 reti. Se proprio non si riuscirà a trovare una quadratura, il centravanti resterà a Milanello, pur nella consapevolezza da parte della dirigenza che sulla carta a questa rosa mancherebbero altre qualità, rispetto a quelle messe a disposizione dal sudamericano. In generale quel che manca a Gattuso, guardando anche allo scorso anno, è che qualche elemento in rosa tenga fede alla valutazione per la quale è stato pagato. Da Ricardo Rodriguez a Biglia, fino Donnarumma, certe zone del campo sarebbero ben coperte se davvero gli interpreti dovessero riproporsi nella miglior versione possibile e chissà che Caldara non riesca a trovare da subito quel feeling tecnico con Romagnoli che Bonucci ha mostrato solo dopo alcuni mesi di campionato e una situazione di classifica ampiamente compromessa.