Boom di contagi, la serie A scopre la paura

Dopo lo stop della B, si temono focolai. Premier, positivi Gerrard e Vieira. Rabbia Guardiola: "Negli stadi servirebbero le mascherine"

Pep Guardiola, allenatore del Manchester City

Pep Guardiola, allenatore del Manchester City

Roma, 27 dicembre 2021 - Per una volta, non rimpiangiamo di aver mandato la serie A in vacanza a Natale, negandoci da tradizione il campionato per due settimane, al contrario di quanto avviene in molte altre nazioni. Il Covid avrebbe rischiato di mandare a monte parte del programma, e del resto a farne le spese è già stata la serie B, costretta a rinviare le due giornate in programma proprio durante le feste – l’ultima di andata calendariata per ieri e la prima di ritorno fissata per mercoledì 29 – proprio per l’impennata dei contagi tra atleti e staff tecnici.

Con i giocatori del massimo campionato fortunatamente in ferie e in giro per il mondo, la possibilità di diffusione del virus nei gruppi squadra si è bloccata in maniera provvidenziale. Ma Fabian Ruiz del Napoli è risultato positivo ieri in Spagna, Verdi del Torino a Bologna dove si è messo subito in isolamento con la compagna.. La speranza è che la pandemia possa conoscere un’inversione di tendenza prima che i vari team si radunino: anche perché, con questi tassi di crescita del contagio, probabilmente il problema risulterebbe allora solo rimandato.

Chi tira diritto sui campi è la Premier League, ieri impegnata nel ’Boxing Day’ di Santo Stefano: ma il programma è stato ridotto, perché Liverpool-Leeds, Wolverhampton-Watford e Burnley-Everton erano già saltate causa Covid. L’Arsenal è sceso in campo vincendo 5-0 fuori con il Norwich, ma privandosi all’ultimo momento di Soares, Tomiyasu e Maitland-Niles risultati positivi. I Gunners, sempre per il problema contagi, hanno visto poi rinviare la gara di domani in casa dei Wolves, ed è la 19esima partita che salta in Premier. Esulta il Chelsea, che si impone 3-1 sul campo dell’Aston Villa (positivo il tecnico Gerrard) con una doppietta su rigore di Jorginho – che supera le difficoltà avute in Nazionale – e il gol di Lukaku. Gioisce pure Conte col suo Tottenham piegando per 3-0 il Crystal Palace (ancora un tecnico positivo, Vieira). In campo ieri anche il City per un roboante 6-3 sul Leicester, ma la partita sarà ricordata per l’appello di Pep Guardiola agli inglesi: con una reprimenda alle autorità che non hanno imposto ancora le mascherine all’aperto.

"I casi di Covid sono in aumento in tutto il mondo – ha detto il tecnico catalano – le persone vanno negli stadi e, senza indossare una mascherina, possono infettarsi a vicenda. Questo è ciò che mi sorprende di più. Bisognerebbe ricominciare da capo. Vaccinazione, richiamo se è deciso, ma anche rispetto delle regole di prevenzione, come lavarsi le mani, distanziamento sociale e indossare la mascherina". In Italia è già imposto con l’ultimo decreto di mettere la mascherina Ffp2 anche per gli eventi sportivi all’aperto.

In Belgio ieri è ripreso il campionato ma a porte chiuse, e KV Courtrai-Anversa non si è giocata per lo scoppio di un focolaio nella squadra ospite.

Il nostro campionato rimane quindi in attesa, cercando di non rivivere un incubo. Ma intanto, nella pallavolo, la situazione contagi ha portato a rinviare tutte le gare di A1 femminile che erano in programma ieri.