Mercoledì 24 Aprile 2024

Balotelli in Nazionale, Mancini: "Curioso di vedere come sta. Porte aperte a chiunque"

A Coverciano inizia lo stage azzurro: presente fra gli altri Mario Balotelli. "Se ci sono giocatori che possono aiutarci, ne siamo ben felici", sottolinea Mancini

Mario Balotelli e Roberto Mancini in una foto del 2018 (Ansa)

Mario Balotelli e Roberto Mancini in una foto del 2018 (Ansa)

Firenze, 26 gennaio 2022 - "Balotelli? Dobbiamo valutare tante situazioni e quella di Mario rientra fra queste. Lo stage serve proprio a questo. La porta della Nazionale è sempre aperta a tutti. Se ci sono giocatori che possono aiutarci, ne siamo ben felici". Nel primo dei tre giorni di stage a disposizione di Roberto Mancini presso il centro federale di Coverciano, l'osservato speciale non può che essere Mario Balotelli, di ritorno in azzurro dopo anni. "Proveremo un po' di situazioni tattiche differenti, forse è giusto anche valutare chi non veniva chiamato da tempo come Balotelli o altri. A livello tecnico Mario è sempre stato bravo, bisogna vedere come sta fisicamente. Lo abbiamo perso un po' di vista e lavorarci assieme un paio di giorni può essere molto più utile - dice il commissario tecnico in conferenza stampa - Poi un giocatore deve anche integrarsi in un gruppo già costruito, questo è un altro aspetto importante". 

"Niente disperazione"

 

Restando in tema attacco, il reparto dove la Nazionale ha mostrato le maggiori carenze, l'altro nome caldo è quello di Gianluca Scamacca. "Abbiamo sempre creduto in lui. Ha qualità tecniche e fisiche, dipende da lui. Ora sta anche facendo gol con continuità e questo è importante per un ragazzo giovane. Tutto può essere, ci può stare che venga utilizzato. Dipenderà anche dalla condizione dei giocatori a marzo". Quando l'Italia si giocherà il Mondiale. "Pressione? Non oggi, magari una settimana prima delle gare ma questo mi sembra anche abbastanza normale - sottolinea Mancini - Balotelli carta della disperazione? Se la disperazione è quella prima dell'Europeo, va bene...Forse quando siamo disperati diamo il meglio, quindi va bene, ma non credo sia questa una situazione di disperazione". 

Cambio di modulo?

 

Infine, attenzione a un possibile cambio di modulo in vista delle sfide playoff. "Si può valutare di giocare con due punte vicine e due ali, ci sono cose che proveremo in questi tre giorni. Dovessimo cambiare qualcosa, non si stravolgerebbero comunque le nostre situazioni tattiche. Ci sono calciatori che giocano con moduli diversi nei propri club, conoscono i sistemi di gioco e non avrebbero problemi a cambiare. Dobbiamo trovare la soluzione migliore perché la prima gara, quella più importante, sarà con pochi spazi". 

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