Mercoledì 24 Aprile 2024

Milan, Bakayoko: "Gattuso una figura paterna. In Italia sto crescendo"

Le parole di Bakayoko sul suo presente rossonero e sul passato al Chelsea

Bakayoko intervistato sul suo presente rossonero

Bakayoko intervistato sul suo presente rossonero

Milano, 14 febbraio 2019 - Bakayoko come punto di partenza: il Milan ha scelto il francese per costruire la sua rincorsa europea e da qualche mese ha ottenuto i risultati sperati. L'ex Chelsea ha rilasciato alcune dichiarazioni sul suo impatto in rossonero, non facile all'inizio ma andato per il meglio col passare del tempo.

“Sono arrivato al Milan e ho incontrato Maldini, una leggenda. È stato speciale essere davanti a lui. Camminare nell’ufficio e vedere i trofei. Conoscere il Milan e viverlo tutti i giorni sono cose differenti, capisci che non è un club qualsiasi, capisci di essere in una squadra vincente, con una bacheca piena di trofei. La prima settimana non è andata molto bene. Tutti mi hanno accolto bene, le condizioni erano perfette per esprimersi al meglio. Qualche volta pensi che l’adattamento sta andando bene e veloce e che sei in grado di dare il massimo ma non va così sfortunatamente e i tifosi non erano gentili nei miei confronti”.

All'inizio fu anche sgridato a Gattuso, che però poi ha saputo come rilanciarlo. “Non erano piaciute le sue parole. Non voglio ripeterlo ma sono state parole dure, soprattutto dopo aver giocato solamente venti minuti nella mia prima partita. Non mi è piaciuto che è stato duro subito e gliel’ho detto. Ora va meglio. Conosciamo il suo carattere, Gattuso è un allenatore e uomo combattente. Ha voluto trasmettermi lo spirito che probabilmente io non avevo. Lo spirito da combattente io l’ho costruito qua. Lui è come una figura paterna. Il nostro rapporto è il massimo. Parliamo di tutto. È bello avere un rapporto di questo tipo con l’allenatore”.

Sul livello del nostro campionato invece si è espresso così. “La Serie A sta tornando. Paragonato a quello che ho imparato quando ero a Monaco e al Chelsea direi che è simile. Io penso che sia meno intenso qui il gioco rispetto all’Inghilterra e alla Franca ma è difficile allo stesso modo. La cultura tattica è molto importante. Ci alleniamo molto senza la palla. È molto tattica e questo è molto importante. Mi piace questo campionato come calciatore, permette di mettere in mostra le mie capacità”.

E infine anche due battute sulla sua esperienza al Chelsea, dove si è sentito scaricato. “Tutto stava andando per il verso giusto fino a un momento particolare. Non è stata una cosa semplice da vivere ed è stato probabilmente il mio primo momento duro in carriera: essere in un club che non ti vuole per la stagione successiva. Non è semplice ma credo che sia necessario vivere momenti come questi. Mi ha aiutato molto a superare ciò che sto vivendo ora. Ora sono pronto ad affrontare momenti più difficili, credo di essere più preparato”.