Milan, iniziata l'era Pioli: "Voglio un Milan con idee, spregiudicato e intenso"

Presentato il nuovo allenatore rossonero. L'obiettivo resta il quarto posto

Stefano Pioli (LaPresse)

Stefano Pioli (LaPresse)

Milano, 9 ottobre 2019 – Pochi minuti dopo mezzogiorno, con la firma su un contratto biennale da circa un milione e mezzo di euro più bonus a stagione, è ufficialmente iniziata l’avventura di Stefano Pioli sulla panchina del Milan. L’allenatore emiliano, su cui la dirigenza rossonera ha virato repentinamente ieri mattina dopo aver fallito l’assalto a Luciano Spalletti, ancora vincolato all’Inter, dirigerà quest’oggi il suo primo allenamento sui campi di Milanello, ma intanto è stato presentato alla stampa alla presenza di tutta la dirigenza rossonera che ha motivato la scelta dell’esonero di Marco Giampaolo parlando della necessità di un cambio di passo viste le potenzialità della rosa: “Arrivo qui con grande entusiasmo e anche con tanta passione. Ho davvero la convinzione che potremo fare grandi cose”.

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L’obiettivo resta il quarto posto: “Dovremo lottare tutti assieme per raggiungere questo traguardo. Dovremo stare uniti nei momenti di difficoltà e lavorare sodo”. Intanto però Pioli dovrà fare i conti con le tante difficoltà che sta attraversando la squadra, ma anche con un certo scetticismo dei tifosi che sui social e non solo hanno accolto con freddezza il suo arrivo a Milanello e per certi versi non gli hanno perdonato il suo passato nerazzurro: “Rispetto i tifosi e il loro diritto di critica. Tutto questo, se ce ne fosse bisogno, rappresenta per me uno stimolo ulteriore che mi spinge a fare bene”. Adesso la parola passerà al campo e per Pioli queste due settimane di pausa delle nazionali saranno fondamentali per iniziare a trasmettere alla squadra (va detto che mancheranno ben dodici giocatori) i nuovi concetti di gioco e per apportare i primi cambiamenti: “In questo inizio di stagione ho visto tutte le partite del Milan pur essendo stato chiamato solo lunedì. Dovrò cercare di conoscere bene e al più presto giocatori. Sarò esigente con loro ma anche con me stesso. Detesto scarsa ambizione e superficialità. Mancano ancora trentuno giornate e c’è tempo per lavorare tenendo presente che questo tempo dovrà essere il nostro alleato”.

Le condizioni per fare bene quindi non mancano: “Sono ottimista. Come ho detto lotteremo tutti assieme per il Milan. Dovremo tenere duro nei momenti cupi e cercare di diventare una squadra compatta lavorando intensamente. Le condizioni per fare bene non mancano e anche l’appoggio della società. Dovremo essere all’altezza del nostro nome e delle aspettative riposte in noi”. Nella sua testa Pioli ha un Milan con caratteristiche ben chiare: “Dovremo avere idee, spregiudicatezza e intensità”. Qualità e intensità saranno quindi due tra i principali cardini del nuovo corso dei rossoneri a prescindere dal modulo di gioco: “Il calcio moderno impone qualità e intensità. Il mio Milan dovrà recuperare palla presto per impostare la fase d’attacco. Un buon attacco parte da una grande difesa. Non penso ai moduli, è solo una questione di numeri. L’importante sarà avere una precisa identità di gioco”. La chiosa di Pioli è dedicata allo slogan, semplice ma diretto, che animerà questa sua avventura: “Vincere”.