Mercoledì 24 Aprile 2024

L'Aia risponde alle polemiche: "Sì agli arbitri sui social, ma ci sono regole da seguire"

L'Associazione Italiana Arbitri sulla sospensione di Alessandro Iuliano: "La divulgazione regolamentare è vietata"

Associazione Italiana Arbitri (Ansa)

Associazione Italiana Arbitri (Ansa)

Bologna, 25 febbraio 2023 - L'Associazione Italiana Arbitri ha risposto alle polemiche scatenatesi negli ultimi giorni per la sospensione di Alessandro Iuliano, giovane arbitro diventato celebre sui social network. Il ventitreenne direttore di gara, famoso sul web con il nome di "arbitrino", si era reso protagonista di un exploit su Tik Tok, grazie ai suoi video nei quali spiegava, in maniera semplice e chiara, le regole del calcio. L'Aia lo ha sospeso a causa della violazione dell'articolo 42, comma quattro del regolamento interno all'associazione, che ha però destato proteste e discussioni tra gli utenti social e i vari appassionati.

Comunicato Aia: "Divulgazione regolamentare è vietata"

Il lungo comunicato dell'Aia ha chiarito alcuni punti riguardo la sospensione di Iuliano, punito non per la presenza sui social network, bensì nello specifico per i contenuti da lui caricati: "La presenza privata degli associati sui social non è vietata. Cosa molto diversa è la divulgazione regolamentare, interna ed esterna". La nota entra poi maggiormente nello specifico: "In riferimento alla sospensione di un proprio associato per alcune sue attività, l'Associazione Italiana Arbitri, nel sottolineare come le sentenze degli organi di giustizia preposti a tale ruolo debbano essere recepite e rispettate, ricorda che ogni associato nel momento in cui entra nell'Aia accetta formalmente un regolamento e un Codice Etico che contiene le regole alle quali bisogna attenersi". Il giovane direttore di gara potrà presentare ricorso contro la decisione presa dall'Associazione. Questa vicenda ha portato nuovamente alla ribalta il tema della comunicazione della terna arbitrale con "il mondo esterno": negli ultimi anni, infatti, è sempre più insistente la richiesta di media e tifosi di poter ottenere dichiarazioni dai direttori di gara, soprattutto in merito alle decisioni prese in campo durante i match. A questo proposito, nel comunicato si legge che "è in atto una profonda accelerazione sul tema della comunicazione, anche in merito alla presenza sui social media". Leggi anche: Bologna-Inter, probabili formazioni e dove vederla in tv