Roma, 29 maggio 2014 - Niente europa per il Parma. L'Alta Corte del Coni presieduta da Franco Frattini ha respinto il ricorso del club emiliano contro la mancata concessione della licenza Uefa da parte della commissione di primo e secondo grado della Figc, arrivata a causa del ritardato pagamento Irpef per alcuni tesserati.

Al club di Ghirardi resta l'appello al Tas di Losanna, ma i precedenti sono poco incoraggianti. A oggi, dunque, il Parma è fuori dall'Europa League, competizione che aveva conquistato chiudendo al sesto posto il campionato, con un punto di vantaggio su Torino e Milan. 

A rappresentare l'Italia in Europa League insieme a Fiorentina ed Inter ci saranno quindi proprio i granata che, già in possesso di licenza Uefa, è giunta settima nel campionato appena concluso con un punto di distacco dagli emiliani e dopo la loro esclusione dalle manifestazioni europee ne prende automaticamente il posto nella lista che la Figc dovrà comunicare alla Uefa venerdì.

Se Parma piange, ride il Torino. La società granata, già in possesso di licenza Uefa, è giunta settima nel campionato appena concluso con un punto di distacco dagli emiliani e dopo la loro esclusione dalle manifestazioni europee ne prende automaticamente il posto. A meno che il Tas non riconsegni l'Europa al Parma.

GHIRARDI DURO - Grande rabbia per il presidente del Parma Tommaso Ghirardi: "Sono molto amareggiato da questo sistema sportivo e ancora di più da questa sentenza. Stavolta l’hanno combinata grossa". Queste le parole del presidente del Parma Tommaso Ghirardi, riportate dal sito ufficiale della società emiliana, nel commentare la sentenza dell’Alta Corte del Coni che ha respinto il ricorso della sua squadra per l’accesso alla prossima edizione dell’Europa League. "Forse sono riusciti a farmi abbandonare il mondo del calcio", ha aggiunto Ghirardi.

Di tutt'altro umore invece il popolo granata con la gioia dei tifosi che corre sul web al grido di 'Torneremo ad Amsterdam', dove i granata disputarono e persero la finale dell'allora Coppa Uefa contro l'Ajax nel 1992. Dopo l'amarezza per il rigore sbagliato all'ultimo secondo da Cerci nel corso del match contro la Fiorentina la società piemontese, salvo ulteriori ma improbabili colpi di scena, tornerà a calcare il palcoscenico europeo.