Milano, 10 febbraio 2014 - Dopo Allegri, Seedorf. Al Milan cambiano gli allenatori, ma Adriano Galliani deve sempre difenderli dalle indiscrezioni giornalistiche che vogliono un Silvio Berlusconi poco soddisfatto della stagione del Diavolo e del suo tecnico. La sconfitta di Napoli sembra aver provocato le prime critiche del patron verso il suo stesso pupillo per qualche scelta di formazione troppo audace (vedasi l'impiego di Abate in zona offensiva).

A fare da parafulmine ci pensa però Galliani: "Nessuna critica di Berlusconi all’operato di Seedorf" si è affrettato a smentire l’ad. Anche una parte dello spogliatoio sembrerebbe accettare poco volentieri il gioco spiccatamente offensivo del tecnico olandese, il cui modulo "a quattro punte" lascerebbe troppo scoperti centrocampo e difesa. Senza che l’attacco sia diventato di colpo una macchina da gol, purtroppo. Per Seedorf il tempo a disposizione è ancora molto. Il progetto olandese è a lungo termine, con la Champions che sarà un passaggio cruciale. 

Contro l'Atletico Madrid non saranno accettate figuracce. L'avvicinamento all'andata di San Siro del 19 febbraio è già cominiciata. Non mancano gli intoppi: Seedorf dovrà fare a meno di Robinho, fin qui uno dei giocatori più utilizzati dall'olandese. Il brasiliano  ha riportato un problema muscolare al lungo adduttore della coscia sinistra.