Roma, 3 ottobre 2013 - E' stato a un passo da lasciare la sua Roma. In estate, durante la Confederations Cup, Daniele De Rossi era sul punto di cambiare aria. Poi l'arrivo di Garcia gli ha cambiare idea e oggi i giallorossi possono godersi quello straordinario centrocampista che negli ultimi tempi aveva perso serenità ed efficacia. "Oltre alla grande disponibilità, mi è piaciuto subito il senso di appartenenza".  Ho sentito che mi vedeva come un giocatore suo, mentre tutto il mondo diceva il contrario".

In questo inizio di stagione De Rossi non ha ancora saltato una partita: "La prima volta ho parlato con lui al telefono, ero ancora in vacanza, per gestire bene i giorni di vacanza. L’ho visto anche lì molto disponibile, credevo e sentivo che lui mi vedesse come un giocatore suo, mentre tutto il mondo stava dicendo il contrario, cosa che poi non era vera. Però, se leggevi i giornali in quei giorni, se leggevi i siti, mi davano per fatto".

"Si è parlato molto questa estate - confessa De Rossi a Sky - Per la prima volta ho detto alla società che avrei voluto ascoltare eventuali offerte, vederle, valutarle, mentre negli anni addietro avevo sempre respinto ogni offerta ancor prima di ascoltarla, molto decisamente. Sentivo che poteva essere l’anno giusto nel quale cambiare. C’erano tante cose che non andavano ma,  non potevo pensare che la mia ultima partita con la maglia della Roma fosse la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio. Quella era la cosa che non riuscivo a mandare giù, mi potevo immaginare in qualsiasi squadra del mondo, ad alzare qualsiasi trofeo, ma pensare che io avevo giocato l’ultima partita con la maglia della Roma in un derby perso in finale era la fine di una delle, non so, storie d’amore tra un calciatore e una squadra più grandi che io conosca ed era la fine sbagliata, insomma".