Firenze, 3 ottobre 2013 - Se giochi in Spagna è meglio non chiamarti Marica. A sperimentare l'imbarazzo linguistico è stato il nuovo attaccante del Getafe, il romeno Ciprian Marica, ex Schalke, che alla presentazione con il suo nuovo club ha chiesto ai giornalisti: "Chiamatemi Ciprian, è molto meglio".

Tutto nasce dal suo cognome, che "in Romania non significa niente", ma che in Spagna l'attentissima Reale Accademia della lingua identifica come termine piuttosto volgare per definire un omessuale. Sarebbe il diminutivo di "maricon", modo poco gentile per definire un gay.

L'ex attaccante della Dinamo Bucarest, in passato vicino anche alla Roma, ha così scelto di farsi chiamare con il suo nome di battesimo: da una settimana infatti, i tifosi avversari si erano già scatenati con le prime ironie su siti e social network: "Chiamatemi Ciprian e basta, qui è molto meglio".

Esponenti della folta comunità romena presente in Spagna hanno fatto sapere di non condividere la scelta del calciatore, nuovo numero 9 ‘azulon’, mentre le associazioni gay non si sono ancora espresse. Intanto, la decisione è presa e Marica si è detto "felice di essere arrivato in Spagna".