Bruxelles, 7 febbraio 2013 - "Il calciomercato non è equilibrato, va dunque riformato". La Commissione dell'Unione Europea ammonisce il mondo del pallone, un business che muove ogni anno circa 3 miliardi di euro, che girano però solo tra i club più ricchi mentre meno del 2% arriva alle società più piccole. 

Il dato emerge da uno studio pubblicato oggi da Bruxelles, che dal prossimo aprile imporrà una 'tassa fail play' per tutelare i club minori: si tratta di una serie di controlli sulle transazioni finanziarie. L'idea è inoltre quella di porre un tetto massimo al numero di giocatori tesserabili e di rivedere le regole sui contratti.

I trasferimenti nel calcio europeo "sono più che triplicati nel periodo 1995-2011, mentre gli importi spesi dalle società per i trasferimenti sono aumentati di sette volte". Una situazione insostenibile per l'esecutivo di Bruxelles perché il livello di ridistribuzione del denaro favorisce il controllo esclusivo delle società più grandi sulle competizioni sportive.

La Commissaria europea responsabile per lo sport, Androulla Vassiliou "riconosce appieno il diritto delle autorità sportive di definire le regole per i trasferimenti", ma sottolinea che "tali regole non assicurano un giusto equilibrio nel settore del calcio né condizioni di equità nei campionati e nelle coppe".

I risultati dello studio saranno analizzati dal gruppo di esperti dell’Ue sulla ‘Buona governance nello sport’ nella sua prossima riunione di aprile. Tra le proposte: una ‘tassa di fair play’ sui trasferimenti da ridistribuire ai piccoli club; trasparenza dei trasferimenti; tetto alle rose; regolamentazione dei prestiti; limitare le ‘proprietà di terzi’ per "impedire in modo sproporzionato gli investimenti finanziari nello sport"; stringere le regole di ‘fair play’ per evitare l’eccessivo indebitamento. Inoltre "per limitare i costi di trasferimento gonfiati" lo studio raccomanda che "non sia consentito di prolungare il ‘periodo di protezione" dei contratti ed una revisione delle clausole di riscatto per far si’ che esse siano "proporzionate".