Milano, 2 dicembre 2011 - Gianmarco Moratti sta trattando con un potente gruppo russo per cedere una quota della Saras, l'azienda petrolifera di famiglia. Il fratello Massimo Moratti potrebbe cedere l'Inter a un oligarca russo: o a un uomo della Gazprom, la ricchissima compagnia energetica della Confederazione o a Suleiman Kerimov, il trentaseiesimo uomo più ricco del mondo, il cui patrimonio è stimato in 17 miliardi di euro.

 Le due clamorose indiscrezioni sono trapelate stamane in Piazza Affari, dopo che, nel'ultima settimana, le quotazioni Saras sono  letteralmente volate a +50%. La raffineria della famiglia Moratti potrebbe avere presto nuovi soci o finire in mani russe, anche se la società dei Moratti ha emesso questo comunicato:


«Saras e il proprio azionista di controllo Angelo Moratti Sapa precisano che non esiste alcuna iniziativa di delisting da parte dell´azionista di controllo. Il gruppo sottolinea, inoltre, che continuano ad esservi rapporti, anche informativi, con controparti industriali, che possono riguardare operazioni sia commerciali che strategico-industriali».

Tradotto in italiano: la Saras non pensa di uscire dalla Borsa (delisting, ovvero  rimozione di un titolo azionario dal mercato su cui è quotato), ma sta trattando per l'ingresso di nuovi soci, Che non dormono nè russano.

Trattasi di  Gazprom,  della compagnia energetica statale dell´Azerbaijan, Socar e di  Sibur holding, il partner russo di Pirelli negli pneumatici che dipende da Gazprombank, il braccio finanziario del colosso del gas di Mosca.

La valutazione attuale della Saras supera il miliardo di euro, ma l'azienda dei Moratti soffre le difficoltà del mercato di chi non produce idrocarburi, bensì li raffina, dovendosi misurare anche con la sempre più aggressiva concorrenza asiatica.

Sibur è leader nel settore petrolchimico in Russia e in Europa dell´Est, e opera in tutti i processi della catena petrolchimica, dal gas alle materie plastiche, poi fertilizzanti, pneumatici e prodotti di gomma per l´industria. Conta su oltre 2 mila marchi, dà lavoro a 50 mila persone.

Gli analisti di Borsa prevedono che la trattativa fra Moratti e gli aspiranti soci possa concludersi positivamente entro Natale e il passo successivo potrebbe essere la decisione di Massimo Moratti di aprire le porte dell'Inter a un danaroso partner della Confederazione che Putin vuole tornare a presiedere. Il primo nome della lista, tornato prepotentemente d'attualità, è quello di Suleiman Kerimov, l'uomo che ha portato Samuel Eto'o in Daghestan ad un autentico prezzo di saldo (25 milioni di euro, il cartellino del camerunese ne valeva almeno 40).

Ora si capisce perchè.