Mercoledì 24 Aprile 2024

Budget cap, solo una multa per la Red Bull

Sette milioni di dollari e la limitazione all’uso della galleria del vento: dal patteggiamento escono male Federazione e Mercedes

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di Leo Turrini

La montagna ha partorito il topolino. Non che ci volesse Einstein per intuirlo: la Red Bull aveva sì sforato il tetto di spesa nel 2021, ma appena dello 0,37%, considerato un credito d’imposta male applicato (!, testuale).

Ergo, finisce (quasi) a tarallucci e vino (molto vino, eh). I Bibitari pagheranno subito una multa di sette milioni di dollari. Quisquilie e pinzillacchere, per una multinazionale potentissima.

Più seria la sanzione “tecnica”: una riduzione per dodici mesi del tempo utilizzabile per lo sviluppo della monoposto 2023 in galleria del vento e nei test fluidodinamici. Tale limitazione costituirà certo un danno non lieve per il team di Max Verstappen, cui però nessuno toccherà i titoli vinti nel 2021 e nel 2022.

Come volevasi dimostrare.

L’errore. Da un punto di vista “strategico”, madornale è stato l’autogol firmato da Toto Wolff. Quando presero a circolare le prime indiscrezioni, il capo della Mercedes iniziò a suonare la grancassa, lasciando immaginare che le vittorie di Verstappen fossero frutto di una clamorosa truffa contabile.

Era chiaramente una sciocchezza e non a caso l’atteggiamento della Ferrari, che pure giustamente si era lamentata, è stato meno bellicoso.

Perché un conto è opporsi alle furbate. Altra cosa è sostenere che Adrian Newey, da decenni geniale progettista che ha fatto la Storia delle corse come pochi altri, sia un manipolatore che confeziona auto vincenti truccando i bilanci. Dai e dai, alla fine la stessa federazione internazionale ha ammesso che la violazione c’era, ma di lieve entità, non tale da giustificare l’irrogazione di pene draconiane.

Il guaio. Tanto rumore per nulla, allora? No: la sconcertante vicenda ha alzato un velo, l’ennesimo, sull’inadeguatezza della federazione internazionale.

Le regole sul budget cap sono state scritte con i piedi. Il meccanismo delle sanzioni è tortuosissimo. Non si capisce chi controlli chi. Urge una revisione di norme e tempistiche: con il patteggiamento di ieri, per dire, si è chiuso un caso datato 2021, quando siamo alla vigilia della stagione 2023. E non a caso nessuno è contento…

In pista. Intanto stasera in Messico, dalle 22 in poi, viene assegnata la pole (ieri nelle prime libere Leclerc e Sainz davanti a tutti). Diretta Sky.