Venerdì 19 Aprile 2024

Braida costa caro al Milan, ora è tutto difficile

Il Diavolo fermato dalla Cremonese perde terreno dalla vetta: squadra poco brillante, annullato con il Var un gol a Origi per fuorigioco

di Ilaria Checchi

Ultima trasferta di un 2022 indimenticabile per il Milan che, in uno Zini di Cremona tutto esaurito, ha sbattuto contro la muraglia di casa nonostante una partita colma di nitide occasioni da gol mal sfruttate. Napoli ora a +8 e Diavolo costretto a fare i conti con un problema di concretezza allarmante. I grigiorossi di Alvini erano alla caccia della prima vittoria in serie A e, anche se non sono riusciti nell’obiettivo, hanno comunque tenuto testa ai campioni d’Italia in carica ottenendo un punto d’oro grazie a una prova attenta e ordinata.

Il gol di Origi che sembrava aver sbloccato la partita
Il gol di Origi che sembrava aver sbloccato la partita

Gli 8 assenti totali tra le fila ospiti, tra cui gli squalificati Theo Hernandez e Giroud, hanno costretto il tecnico emiliano ad alcune scelte forzate ma la fiducia sulla trequarti è stata data ancora una volta a Brahim Diaz: ieri sera, invece, De Ketelaere si è accomodato in panchina per la quinta volta consecutiva. L’innesto a sorpresa di Thiaw (esordio da titolare per lui) ha cambiato lo schema tattico pioliano, passato al già collaudato 3-4-1-2, con Rebic ad affiancare Origi in attacco. I padroni di casa non si sono fatti intimorire dalla caratura degli avversari che nel corso del primo tempo hanno sfiorato il vantaggio con Brahim Diaz, Rebic, Tonali e l’ex Liverpool, sul quale Carnesecchi si è superato, replicando poco dopo sul colpo di testa di Thiaw e sulla conclusione di Messias.

I difetti realizzativi dei rossoneri, già visti nelle ultime uscite, si sono nuovamente palesati: tanto gioco, pressing e quattro nette occasioni create ma zero gol realizzati e Pioli è rientrato negli spogliatoi non certo soddisfatto. Se il Diavolo, infatti, non ha corso mai reali pericoli dalle parti di Tatarusanu è altresì vero che l’anemia offensiva sotto porta non ha permesso agli ospiti di gestire con serenità un match tenuto in mano costantemente.

Nella ripresa il fuorigioco ha negato la gioia del gol a Origi, sostituito poco dopo da Leao, mentre Thiaw (buona prova) ha ceduto il posto a Kalulu: il muro grigiorosso ha tenuto e gli innesti di Alvini (Okereke, Buonaiuto e Sernicola) hanno dato maggiore freschezza ai suoi mentre il Diavolo ha continuato a imbastire azioni senza trovare il guizzo decisivo.

La carta del tecnico è stata poi De Ketelaere (nuovamente poco lucido mandando alle ortiche un’ottima occasione) per l’ultimo quarto d’ora di match di assedio culminato con il jolly della Primavera Lazetic (classe 2004) buttato nella mischia nel finale: la diga di casa però ha retto e, dopo una chiosa tesa, il Milan è tornato a casa con un solo punto dimostrando di essere, forse, troppo Giroud-dipendente.

E il Napoli ora ha scavato un fosso.