Sabato 20 Aprile 2024

Bolt abdica: "Jacobs fortissimo in tutto"

"Fisicamente è super e migliorare il tempo in batteria, semifinale e finale indica grande mentalità". Ora Marcell in pista per i meeting

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di Giuliana Lorenzo

L’abbraccio in pista, a Tokyo, con Gianmarco Tamberi e con Filippo Tortu dopo la staffetta sono stati il preludio per Marcell Jacobs agli abbracci che sanno di casa. Cinto da mamma Viviana e dai suoi cari il campione di Desenzano del Garda, dopo la calorosa accoglienza all’aeroporto Fiumicino, ha continuato i festeggiamenti. Impossibile non celebrare la sua duplice impresa e impossibile non dimostrare entusiasmo per le sue gesta viste purtroppo solo alla tv. Dopo diverse interviste, nemmeno il tempo di riprendersi dal jet lag che si è subito ritrovato in un noto ristorante di Roma, a Ponte Milvio. La città eterna è infatti un altro luogo del cuore, è il posto dove si è trasferito per fare il salto di qualità e dove la compagna Nicole Daza e due dei tre figli avuti da lei l’hanno seguito. Non c’erano solo i familiari ma anche il suo team. I risultati visti in Giappone sono frutto del duro lavoro e dell’impegno di diverse persone. C’era l’allenatore, l’ex triplista italiano Paolo Camossi che era presente anche a Tokyo così come il fisioterapista Alberto Marcellini. Alla cena hanno partecipato anche la compagna di allenamento e lunghista italiana Laura Strati, il chiropratico e la fondamentale Mental Coach Nicoletta Romanazzi. Dopo la tappa al ristorante l’ultima sorpresa: a casa, questa volta per pochi intimi, dei palloncini personalizzati con i colori dell’Italia e la scritta 9.80, ovvero il tempo dei 100 metri. Un rientro da sogno, dimensione in cui sembra essere entrato il campione di Desenzano da quando si è messo al collo le ambite medaglie d’oro. Passata l’euforia, Jacobs dovrà tornare al lavoro e potrà farlo con la consapevolezza di aver ricevuto l’investitura da parte del suo idolo Usain Bolt, che anche se a modo suo ha riconosciuto il talento dell’italiano. "Non conosco Jacobs e non ricordo di averlo mai incontrato – ha infatti detto l’ex re dei 100 - ma fisicamente è forte e l’aver saputo migliorare il suo personale in batteria, semifinale e finale indica che è un vero combattente, mentalmente solidissimo". Il lavoro non ha mai spaventato il lombardo come ha spesso sottolineato in questi giorni il suo coach. Prima del meritato riposo, il campione Olimpico dei 100 parteciperà ad altri 2 3 meeting che erano già in programma prima dei successi ai Giochi di Tokyo. Poi inizierà il lavoro per la prossima stagione che avrà il suo culmine con i Mondiali del 2022. La rassegna si terrà, per ironia della sorte nell’Oregon, in America, quella terra dove è nato ma che per un periodo ha quasi rifiutato, a causa del difficile rapporto con il padre e quella terra da cui sono arrivate illazioni sul suo conto, motivo per cui dovrà rispondere facendo parlare le sue gambe. Tra un allenamento e un altro, insieme ai compagni di staffetta Patta, Tortu e Desalu, assisterà al GP di Formula Uno di Monza, in programma il 12 settembre. Del resto, come potrebbe non piacergli la velocità, anche se a quattro ruote: "Sono un grande fan e la seguo sempre, per me è un sogno". Infine, sarà coinvolto per un evento istituzionale di un certo spessore. Non mancherà la visita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che riceverà il 23 settembre al Quirinale i premiati di Tokyo. Probabile anche un incontro con il Premier Draghi con cui ha solo parlato dopo la vittoria dei 100.