Martedì 23 Aprile 2024

Bicocchi e Bassi colorano Milano d’azzurro

Prime vittorie italiane per il toscano e l’imolese nella Jumping Cup, mentre il fuoriclasse Fuchs si prende il gran premio Frecciarossa

Migration

di Paolo Manili

E’ arrivata all’ultimo giorno la prima vittoria azzurra di Frecciarossa Milano Jumping Cup all’Ippodromo Snai di San Siro. Anzi, addirittura ne sono arrivati due, di successi italiani, entrambi grazie ad un solo cavaliere, il 45enne toscano Emilio Bicocchi, che ha siglato la prova a punti di 1,40 m. e quindi la Winning Round di 1,45 m. Valore aggiunto il fatto che entrambi i cavalli impiegati sono italiani. Rondine del Terriccio, femmina di 11 anni allevata da quello straordinario uomo di cavalli che fu Annibale "Pucci" Rossi di Medelana. E poi Divina, giumenta di 8 anni nata e cresciuta nel Lazio dal signor Silvio Giuliani. Che dire di un fuoriclasse azzurro che si costruisce i cavalli "in casa": diciamo che è l’unica strada percorribile, dati i costi ormai inaccessibili dei quadrupedi-campioni "già pronti".

E che dire degli altri concorrenti, italiani o stranieri? Diciamo che "il Bicocchi", come si usa parlare nella sua terra, la bella e struggente Maremma, "quando l’è in giornata non ce n’è per nessuno!". Poi nel pomeriggio il clou dell’intero meeting, il GP Frecciarossa-Trofeo Graziano Mancinelli, intitolato al leggendario cavaliere milanese, oro ai Giochi di Monaco 1972. In queste gare di 1,55 m. dove tutto è difficilissimo, servono i cosiddetti "elicotteri" che noi italiani contiamo nemmeno sulle dita di una mano. Così i nostri cavalieri fanno persino l’impossibile: in barrage sono andati il 25% dei 46 partenti di 14 nazioni, ossia 12 binomi, dei quali solo 6 con il netto nel percorso base. Fra loro tre azzurri. Il numero uno al mondo, Martin Fuchs (The Sinner) con zero al "base" si è assicurato il duello diretto con l’altra "star" elvetica, l’olimpionico Steve Guerdat (Dynamix de Belheme), zero nella prima tornata, che però ha sbagliato l’ultimo salto del barrage finendo settimo. In mezzo a questi duellanti ci sono stati lo straordinario doppio zero di Giacomo Bassi (Find Touch Gr) che da Imola è venuto a Milano a conquistare uno squillante terzo posto, dietro all’asso elvetico vincitore e alla di lui fidanzata, l’americana Paris Sellon (Remix), seconda. Valentina Isoardi (Favinia), a sua volta fidanzata di Bassi, con 04 ha chiuso eroicamente al 9° posto, mentre Gaudiano (Nikolai de Music) con 44 è finito 11esimo. I ben 14 ritirati dicono della durezza della lotta. A premiare il vincitore, accanto all’ad di Snaitech, Fabio Schiavolin, non poteva mancare Marco Mancinelli, figlio del compianto campione cui la gara è intitolata. Così, anche in questa semplice premiazione, Milano ha ribadito la gloriosa tradizione equestre.