Berrettini, l’Arabia per il riscatto Ricco torneo con cinque Top 10

Dopo un anno segnato da vari infortuni Matteo si misura con i migliori. Al vincitore va un milione

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Matteo Berrettini e Hubert Hurkacz completano il tabellone della Diriyah Tennis Cup, la ricca esibizione in programma in Arabia Saudita da giovedì 8 a sabato 10. Hanno annunciato la loro presenza i Top 10 Stefanos Tsitsipas, Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Taylor Fritz, Alexander Zverev che tornerà in campo dopo l’infortunio al Roland Garros e il set giocato con il fratello per il gala della sua associazione, Cameron Norrie, Nick Kyrgios, Dominic Thiem, Dominic Stricker e Stan Wawrinka. Complessivamente, sono dunque dodici i giocatori coinvolti. Al vincitore andrà un milione di dollari, poco meno di quanto ha incassato quest’anno il campione di Indian Wells e Miami, i due Masters 1000 più grandi, e con un tabellone a 96 giocatori. Dall’anno prossimo non saranno gli unici con tale prestigio, dopo l’approvazione dell’allargamento di altri 1000 come gli Internazionali d’Italia. Gli organizzatori hanno previsto un assegno da 500 mila dollari per il finalista sconfitto e 250 mila per i semifinalisti. Il tabellone di singolare parte con gli ottavi di finale con un bye per le prime quattro teste di serie. Il primo giorno si disputeranno i quattro incontri rimasti di primo turno e i quattro quarti. Gli sconfitti al primo turno giocheranno un torneo di consolazione in doppio, che mette in palio 250 mila dollari a giocatore per i vincitori, 125 mila a testa per i finalisti, 75 mila a testa per i semifinalisti.

Per Berrettini, rientrato in doppio nella semifinale di Coppa Davis, l’occasione per rifarsi dopo una seconda metà di 2022 ricca di imprevisti. "Nonostante i vari infortuni, i risultati sono stati molto buoni – ha detto Matteo a Sky Sport –. Quando sono stato bene ho giocato il miglior tennis della mia vita, poi sfortunatamente sono successe tante cose. E’ stato un anno...infernale. Mi infortunavo ed ero triste, ma poi mi ripetevo che non potevo aspettare succedesse qualcosa. Dopo un rientro mi sono sentito sempre più forte rispetto a quella precedente. Credo sia stata la cosa più importante".