Berlusconi-Inter, è come un derby d’annata

A Monza prima sfida contro i nerazzurri per Silvio con il nuovo club. Inzaghi conferma la coppia d’attacco con Lukaku e Dzeko

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di Mattia Todisco

Una prova del nove in Brianza, terra di artigiani, dove per l’Inter ci sarà presumibilmente da sgobbare per costruire un risultato positivo. Un derby lombardo, la prima sfida del duo Berlusconi-Galliani all’Inter da avversari senza il Milan. Un favore al vecchio club potrebbero farlo lo stesso se il Monza dovesse sgambettare l’Inter stasera al Brianteo. Serve un colpo a sorpresa, una prova in linea col secondo tempo disputato a Firenze, dove Palladino ha raccolto il primo punto dell’anno solare. I nerazzurri ne hanno trovati tre in quella che poteva essere un’ultima spiaggia nella corsa al titolo. Undici lunghezze da recuperare sul Napoli capolista sono diventate otto, grazie alla testata di Edin Dzeko, condimento a una partita complessivamente molto positiva in cui il difetto è stato quello di non allargare il distacco dopo tante palle gol, permettendo alla capolista di avere un’ultima chance per un pari in extremis, sventata da Onana.

I due tecnici non cambieranno molto rispetto alla sfida infrasettimanale. Non lo faranno i padroni di casa, che hanno nell’ex della partita (Di Gregorio) un punto di forza ormai consacrato. Anche Inzaghi toccherà poco dello schieramento, forse Dumfries a destra per il pur positivo Darmian e in difesa De Vrij in sostituzione di Acerbi. Edin Dzeko, che è uscito per un crampo nel secondo tempo di Inter-Napoli, sembrava destinato a sedersi in panchina per ragioni precauzionali e invece dovrebbe prendere regolarmente posto al fianco di Lukaku. In automatico verrà quindi rimandato il ritorno della coppia con Martinez, la "LuLa" che ha fatto da base per l’ultimo scudetto interista. Potrebbero rivedersi insieme a partita in corso. Se la sfida al Napoli era il tentativo di rilancio, la gara col Monza non è meno importante. L’Inter ha l’obbligo della conferma, paga un ritardo ancora molto grande e deve superare in graduatoria anche Milan e Juventus, pur più vicine (un punto i bianconeri e tre i "cugini"). Lo scorso anno proprio la vittoria sul Napoli portò a una lunga serie di risultati positivi fino a scavalcare tutti e piazzarsi in testa, vantaggio poi sprecato con un nuovo calo alle porte della primavera. Adesso l’Inter insegue la lepre. Ha ancora tanta strada per arrivarci.