Martedì 23 Aprile 2024

Bennacer spinge il Milan, adesso è vera fuga

Il Diavolo batte il Cagliari, stacca l’Inter a -6 e lascia Spalletti a -3. Clamorosa traversa di Pavoletti nel finale. Post-partita rovente

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di Mattia Todisco

L’ostacolo Cagliari è superato di misura grazie a una prova convincente e su un campo molto difficile. Il Milan vince contro una squadra tosta, ben messa in campo, che lotta per la salvezza mettendoci impegno e cogliendo una clamorosa traversa nel finale, arrendendosi 1-0 per una rete di Bennacer. È un altro messaggio alla concorrenza, all’Inter in difficoltà e al Napoli che invece si tiene alla stessa distanza rispetto alla giornata precedente (-3). Per quanto crea e il poco che lascia agli ospiti, la capolista merita ampiamente i tre punti. I padroni di casa giocano senza paura, provano ad attaccare con tanti uomini e vanno sempre in pressione alta. Se manca un pizzico di precisione, come accade, si aprono spazi che possono risultare letali contro la qualità dei rossoneri, ai quali basta rimanere guardinghi per accumulare ghiotte opportunità in avvio. Mentre Maignan resta inoperoso, in 13’ gli ospiti collezionano tre occasioni importanti con Giroud (palla larga da dentro l’area dopo un’azione di Hernandez a sinistra), Kessie (palo dalla distanza) e Diaz (destro fuori da dentro l’area su perfetto invito di Calabria). Anche senza segnare, il Milan mina le certezze dei sardi, li costringe ad arretrare col baricentro. Le offensive restano rare, ma dalle parti di Cragno si sta più sereni. Solo ben oltre la metà della prima frazione arriva il primo tentativo della squadra di Mazzarri, un tiro dalla distanza di Grassi che finisce lentamente a lato controllato da Maignan. La gara vive di tanti contatti fisici, sui quali Di Bello fa spesso correre privilegiando un metro europeo: pochi fischi, quando servono. Le occasioni calano, l’ultima prima dell’intervallo ce l’ha Hernandez e la spedisce larga, mentre sullo stadio si affaccia la pioggia. Riprese le ostilità, il Milan comincia ad appoggiarsi sui due stantuffi a sinistra. In pochi minuti Leao, quasi mai servito nella prima frazione, va due volte alla conclusione (un tiro alto e uno centrale) e una terza la tenta Hernandez da lontano costringendo Cragno a deviare in calcio d’angolo. È il preludio per il vantaggio, che arriva al quarto d’ora: ottima azione sulla destra e sponda di Giroud per il sinistro imprendibile di Bennacer che lascia impietrito l’estremo difensore. È un vantaggio che nasce sì dalla maggior brillantezza con cui gli uomini di Pioli macinano gioco, ma le certezze dei rossoneri si vedono anche in difesa, dove Kalulu legge perfettamente i movimenti di Joao Pedro e insieme a Tomori mette anche le pezze che servono nei rari casi in cui il Cagliari tenta una sortita. Gli attaccanti vivono un periodo di scarsa vena realizzativa e allora si rendono utili rincorrendo, contrastando, facendo ciò che deve fare una squadra. A quel punto anche la fortuna, sotto forma di una traversa colpita da Pavoletti nel finale, tende a premiarti. Post partita rovente: alcuni giocatori del Milan, tra cui Maignan, sono stati provocati dai tifosi e qualcuno ha avuto una reazione forte. Di lì un mega-parapiglia, peraltro subito rientrato.