Giovedì 18 Aprile 2024

Battuti e umiliati dalla Germania Italia, quanto sarà lungo il tunnel

Squadra rassegnata, senza voglia nè reazione: mai in partita con i rivali storici, i tifosi emigrati in lacrime

L’esultanza dei tedeschi e la delusione di Scalvini, esordiente ieri in azzurro

L’esultanza dei tedeschi e la delusione di Scalvini, esordiente ieri in azzurro

La chiudiamo male, malissimo. Feriti e umiliati dall’antico rivale, la Germania, con i nostri tifosi in lacrime sugli spalti, perchè per gli italiani che vivono lì questa è e sarà sempre sempre una partita della vita. Ed è per questo che approcciare in tal modo, cedendo senza quasi lottare, fa rabbia e macchia il tris di grande speranza dei primi impegni di Nations League. SI può perdere, anche nettamente per carità, ma la goleada con quel secondo tempo da vittime rassegnate no. Anche no. Cinque gol dai tedeschi, pur bravissimi, no. E certo non basta Gnonto-Bastoni nel finale.

Si chiude dunque nel peggiore dei modi questa inutile maratona di 5 partite in 15 giorni. Figlia delle follie di un pallone senza più controllo e alla fine di una stagione massacrante, perchè il Mondiale d’inverno nel ricco Qatar non ammette altro che non sia uno stravolgimento generale. Questo non per cercare alibi. Anzi. Va detto che quando il Mancio s’è seduto in panchina, sconsolato, dopo aver incassato il terzo dolorosissimo gol di Muller s’è capito che il timore di una serata da incubo sarebbe stato realtà.

SIamo partiti bene, ci siamo illusi con Raspadori su gran palla di Politano in avvio, ma sono bastati pochi minuti per capire che il tridente XS non avrebbe fatto altro che infastidire appena i giganti tedeschi Sule e Rudiger e, soprattutto, che il nostro centrocampo sarebbe naufragato in fretta. Il ct aveva scelto di confermare ancora una volta due uomini rispetto all’Inghilterra e cioè Gigio e Frattesi. Quest’ultimo, stavolta è entrato in campo con le ruote sgonfie come il grigio Barella. E, come se non bastasse, anche sulle fasce è arrivato il tracollo, in particolare la destra dopo Politano e Calabria hanno spalancato allo straordinario Raum, una furia innescata dai precisi cambi di gioco di Sule. Va detto però, che cambiare ogni volta nove uomini è un grosso azzardo. Il ct, come annunciato, ha regalato l’esordio a Luiz Felipe, Caprari, il giovane Scalvini, che certo non immaginavano di scrivere una delle pagine più nere della nostra Nazionale, crollata di schianto proprio nella ripresa. La Germania ha dominato e umiliato gli azzurri, ricordando ai nostri che ce n’è di strada da fare per tornare quelli della notte di Wembley.