Martedì 23 Aprile 2024

Bastianini, festa completa "Una rimonta esaltante"

È arrivato quarto nonostante i problemi ad un’aletta: "Ho stretto i denti"

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di Riccardo Galli

Tre eroi, tre. Bagnaia a parte, sia chiaro. Il Gp di Silverstone racconta infatti almeno altre tre storie. Tutte da raccontare e tutte da rileggere.

La prima l’ha raccontata (alla grande) Enea Bastianini. "E mi sono divertito davvero tanto", ha sottolineato quasi con ingenuità, mentre al box Gresini gli facevano rivedere la grinta con cui ha messo la firma su un quarto posto incredibile.

Del resto tutta la gara del Bestia è stata un’incredibile sequenza di emozioni. Attaccava a testa a bassa, tutto e tutti, Enea che dopo metà gara ha deciso che non era proprio il caso di rimanere laggiù nello spazio anonimo della decima, undicesima posizione. "Bella gara vero? – domanda –. E peccato per la partenza senza un’aletta: soffrivo i cambi di direzione, abbiamo stretto i denti, vedevo che riuscivo a essere veloce. Il podio era vicino, l’ho sfiorato. Era importante trovare il feeling che era un po’ che non avevo".

Il dettaglio dell’aletta che non c’era più (saltata in un corpo a corpo dopo una manciata di curva dal semaforo verde) rende ancora più eroica la prestazione del ragazzo Ducati che fa sognare il team Gresini e che si sta giocando – con Jorge Martin, ducatista Pramac – la promozione sulla seconda Desmo ufficiale del 2023, quella che lascerà libera Miller e che andrà ad affiancare Bagnaia.

Il Bastianini di Silvestrone assomiglia da matti a quello del Qatar, a quello delle prime tappe della stagione e dunque il sogno può davvero ricominciare.

Eroe numero due: Aleix Espargaro. "Più di così non potevo davvero fare", ha giustificato così il nono posto finale, il pilota dell’Aprilia. Ma davvero qualcuno avrebbe osato chiedergli di più? Aleix in gara già è stato un successone. E quando ieri mattina, Aprilia ha confermato che Espargaro avrebbe preso parte alla gara, alzi la mano chi non ha perso la scommessa fatta la sera prima, quando la presenza di Aleix non era solo in dubbio, ma di più.

Lo schianto nelle libere di sabato, la caviglia quasi maciullata e la partecipazione alle qualifiche imbottito di antidolorifici, erano una giustificazione più che accettabile davanti a un "non corro il Gp". Invece Aleix ha voluto esserci, ha provato anche a stare nella bagarre e alla fine ha messo in cassaforte sette punti che lo lasciano al secondo posto nella classifica mondiale. Applausi.

Eroe numero tre: Fabio Quartararo. Il giro di punizione subito dopo la scivolata di Assen (con cui aveva trascinato fuori pista proprio Aleix Espargaro), ha segnato in modo definitivo la sua tappa inglese. Ha provato anche a sorridere dopo il Gp, Quartararo, ma chi lo conosce bene racconta che il pilota Yamaha sia una furia dentro. Ha capito che in qualche modo, qualcuno, a Silverstone ha cercato di iniziare a incrinare la sua supremazia.

Lui si è difeso come ha potuto, ha addirittura fatto i complimenti anche a Bagnaia, ma adesso per andare a batterlo di nuovo ci sarà da soffrire.

Ha preferito incassare otto punti anziche rischiare, in un recupero impossibile, di puntare a chissà quale posizione per poi ruzzolare e gettare tutto al vento. Si è messo a fare il calcolatore, Quartararo, perché il Mondiale vuole vincerlo lui. E rimanere freddo e gliaciale in una domenica che lo ha penalizzato in tutto e per tutto è roba da numeri uno.