Giovedì 18 Aprile 2024

Eurolega, il cuore Virtus non basta. Al PalaDozza l'Efes passa 85-80

I bianconeri rimontano dal -16 ma nel finale mancano l'aggancio

Virtus Bologna - Efes Istanbul (foto Ciamillo)

Virtus Bologna - Efes Istanbul (foto Ciamillo)

Bologna, 25 novembre 2022 – Si chiude con due successi in altrettante gare ravvicinate di Eurolega la spedizione italiana dell’Efes Istanbul: contrariamente a quanto successo pochi giorni fa al Forum dove è arrivato un successo sul velluto contro l’Olimpia Milano, però, i campioni d’Europa a Bologna hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per piegare al PalaDozza la Virtus Segafredo Bologna 85-80. Seguendo un copione già visto in terra milanese, i turchi hanno provato ad allungare nel terzo quarto, scardinando il forziere difensivo virtussino con le triple dell’ex bianconero Amath M’Baye (11 punti) e allungando fino al +16. La Virtus è però riuscita restare mentalmente in partita e, nonostante l'espulsione di Teodosic nel quarto quarto, a rientrare a -1 a poco più di un minuto dalla fine, punendo un lungo calo di concentrazione di Micic e compagni. La tripla di un glaciale Will Clyburn (miglior realizzatore dei suoi con 21 punti) e la precisione finale in lunetta ha però permesso all’Efes di scongiurare il pericolo rimonta e di mettere le mani sulla vittoria. Oltre a Clyburn e M’Vaye, tra i campioni d’Europa, si è messo in mostra anche Rodrigue Beaubois che ha chiuso a quota 19. Onore delle armi, comunque, per la Virtus, a cui non sono provate le prove di grandissimo spessore di Iffe Lundberg (22 punti), Jordan Mickey e Semi Ojeleye (15 punti a testa), ultimi ad alzare bandiera bianca.

La gara

In un primo quarto giocato a ritmi forsennati, l’Efes ha tentato di dare una prima, timida spallata piazzando un 8-0 valso il +5 siglato da Bryant (10-15). Un gap che la Virtus ha saputo colmare con pazienza e grazie anche alla tripla di Pajola che ha messo il punto esclamativo sulla frazione di apertura (18-19). Dello stesso numero 6 bianconero il colpo del sorpasso all’alba della seconda frazione che non ha comunque spaventato l’Efes che ha ripreso presto in mano i fili del match facendosi trascinare dalle accelerazioni di Beaubois e dalle giocate vincenti di Clyburn (12 punti nella frazione), ai quali ha però risposto colpo su colpo un impeccabile Lundberg che ha permesso ai suoi di rientrare negli spogliatoi con sole sei lunghezze di ritardo (34-40). Al ritorno sul parquet è arrivata la prima, vera accelerata dell’Efes che, dopo l’1/11 da tre nei primi 20’, ha iniziato a martellare il canestro avversario con tre bombe dell’ex bianconero M'Baye (5/8 dalla lunga nel quarto per i biancoblu), che hanno lanciato la fuga degli ospiti, capaci di spingersi fino al +16 suggellato dal canestro di Beaubois (47-63). Quando tutto sembrava essersi messo in discesa per gli uomini di Ataman, però, qualcosa si è inceppato e la Virtus, dopo aver limitato i danni con un 6-0 in chiusura di terza frazione, si è pericolosamente ri fatta sotto con altri cinque punti di fila di Ojeleye in avvio quarto quarto. L’Efes ha provato a resistere e a riordinare le idee, ma, nonostante l’espulsione di Teodosic per proteste, la Virtus ha saputo tenere dritta la barra del timone spingendosi a -1 a 1’30” dalla fine. Sul ribaltamento di fronte è però arrivata la doccia gelata: la tripla dal palleggio di Clyburn che ha permesso all’Efes di prendere fiducia in un finale in cui la precisione in lunetta ha fatto la differenza.